USA 1982

Pochissime foto nonostante un lungo coast to coast, non mio; la mia prima americana sarà nel 1984. New York, Chicago, Route 66, Utah, Wyoming, Colorado, California e Yosemite, Tijuana (Messico), e una foto di New Orleans qui abbastanza fuori luogo: non so quale fu il giro che da una retta est-ovest comprese anche la città della Louisiana, ma tant’è.

New York City

Da East 16th Street (foto 2) alla confluenza in Union Square guardando verso nord, verso Broadway. La cima della torre che spunta sullo sfondo è del Met Life Tower, grattacielo quasi dirimpettaio del noto Flatiron Building, in Madison Ave e East 23rd Street di fianco al Madison Square Park. Il modello iniziale per la sua costruzione nel 1907 fu il campanile di San Marco.
La foto seguente ritrae la 5th Ave all’altezza di E 23rd Street. Sul lato sinistro è stato omesso il Flatiron forse perché l’attenzione era su quell’insegna a destra, Lotus Eater. Si nota anche una scritta color oro, Albert, sul fianco del palazzo di fronte.
Visuale della 23ª strada con un edificio YMCA, nel quartiere Chelsea. A New York negli anni 1980 abbiamo sempre alloggiato alla YMCA (ideale per ventenni), non in questa ma alla Vanderbilt, sulla 47ª nel quartiere Midtown East. Ne ricordo gli odori, le vecchie tappezzerie, la lavanderia, le porte di legno con il pomello, l’atmosfera condominiale da sit-com, i suoni attutiti della metropoli notturna che si trovava dabbasso rispetto alle camere dei piani alti, e la sensazione di trovarsi come in un college, una comunità a sé stante, sia pur cosmopolita.
Nell’articolo USA 1984 accenno alla pericolosità di città come Chicago e Detroit paragonando ieri e oggi, tralasciando di dire su New York. Ebbene, negli anni Ottanta New York era notoriamente molto pericolosa, molto più delle due citate (o forse se ne parlava di più perché più famosa e turistica), perlomeno a quanto ricordo, per ciò che si sentiva e che ci raccomandavano. Intendo anche Manhattan, perché zone come Harlem e Bronx erano fuori discussione, si dava per scontato che non ci si andasse. Non è più così da tempo, ad esempio nel 2008 ho visitato Harlem tranquillamente, e Manhattan m’è parsa come un’isola felice a misura d’uomo (tra parentesi, di quel viaggio ho poi perso tutte le foto, si sono salvate solo quelle pubblicate, proprio perché erano pubblicate).
Mi piace molto la foto del vicolo a fianco del Castro Building, 43 West 23rd Street; ora quel vuoto non esiste più: ci hanno infilato un palazzo.
Nella foto 8 le torri gemelle appaiono strane e irreali, come fossero già fantasmi; anche da questa visuale il volto è cambiato e non solo per le torri.
Country music dal vivo dal cowboy di Manhattan ed eroe locale Elwood Bunn, (1) nella Grand Army Plaza davanti alla statua del Gen. W.T. Sherman (con la vittoria alata in ombra), e Hare Krishna davanti alla Pulitzer Fountain, sempre Grand Army Plaza, situata all’estremo angolo sud-est del Central Park, all’intersezione della Fifth Ave con la 58ª e la 59ª Strada. Le ultime quattro di NYC (15/18) sono dal viaggio del 1987. (Cliccare sulle foto per aprirle, con didascalia).

Chicago

Due vedute nord dalla Sears Tower (ora Willis Tower), oggi molto più affollate di grattacieli. La torre nera in centro nella prima foto è il John Hancock Center, in North Michigan Ave. Sotto di esso più in basso si vede l’edificio Water Tower Place (bianco, rettangolare) e a fianco la torretta dell’antico acquedotto (v. USA 1984), anch’esso sul Magnificent Mile di North Michigan.
Un’altra foto che mi piace molto è ancora di un vicolo. Pure questa pare di un altro tempo e così sembrava anche allora; oggi l’identifico abbastanza con i primi anni Ottanta (epoca film Blues Brothers e blues revival), ma rimanda anche agli anni Settanta.
Randolph Street all’incrocio di North State Street, con luoghi e simboli storici del Chicago Loop oggi defunti, come i teatri Randolph, Oriental, Woods, e l’iconico logo pubblicitario Magikist Lips, di Magikist, grande impresa di pulizie fondata negli anni 1940.
Su Dearborn a sud di Randolph altro luogo e insegna iconica del passato, del Drake’s Mayors Row Restaurant Lounge.
Bikers davanti alla Sears Tower; a tutta destra si nota un Checker taxi, altro vecchio simbolo di Chicago; era in via di estinzione, quello fu l’ultimo modello in circolazione.

On the road

Impossibile localizzare quel distributore Texaco con strano macchinone, risalgo alla Route 66 perché si nota la sua bella insegna al margine destro della foto. Lego questa, le foto del tir e della stravagante coppietta just married al Midwest, per via della landa piatta e dell’unica cosa certa, l’attraversamento da costa a costa (di cui non so quanto sulla Route 66, allora era una strada pressoché abbandonata), ma non ho altri indizi su dove possano essere state scattate.

Utah

Le affascinanti Bonneville Salt Flats sulla Highway 80 (nei pressi di Salt Lake City) a Wendover.

Wyoming

Vecchio cartello di benvenuto; poi sostituito da uno più brutto ma con la stessa struttura, sulla US 87 (I-25), a Cheyenne davanti al Terry Bison Ranch, che c’era anche allora ma più scarno di oggi, e fu visitato. Probabilmente ripresa dall’I-80, Vedauwoo Recreation Area a Buford (tra Laramie e Cheyenne), bellezza di caratteristiche rocce granitiche; c’è un campeggio e il luogo è noto anche per arrampicate. Ci s’arriva da una strada interna chiamata Happy Jack Road.
Lincoln Memorial Monument bust a Laramie, nella Summit Rest Area sulla I-80. La strana scultura, costruita (da Robert Russin) a Mexico City, originariamente è stata eretta nel 1959 in un posto vicino, poi è stata spostata qui per maggior visibilità (fonti). L’Interstate 80 in parte è la vecchia Lincoln Highway, la prima grande strada da costa a costa degli Stati Uniti, da San Francisco a New York.

Colorado

Il cartello di benvenuto del Colorado è l’unico tra questi a esser rimasto sostanzialmente lo stesso, ancora così bello. Però ce ne sono molti dello stesso tipo, anche limitandosi solo ai passaggi dallo Utah e dal Wyoming (i più probabili dal giro che ho sommariamente ricostruito), quindi non so dire esattamente dov’è o dov’era questo. La Chevrolet Vega del ’73 incidentata sul davanti fu acquistata con centocinquanta dollari da un tipo a un distributore. Alla fine del giro è stata abbandonata al suo destino.
West Elkorn Ave a Estes Park, sullo sfondo il Mt Olympus; bella costruzione in legno con torretta decorata e orologio, da tipica cittadina di montagna.
L’ho attribuita al Colorado, ma non so dove sia quella formazione rocciosa stile western, forse sulla strada per Estes Park o per Boulder; difficile dirlo dato che sia il Wyoming che il Colorado sono pieni di rocce così.

California

Tre foto da non so dove, due forse da San Diego data la visita a Tijuana (chi va a San Diego va anche a Tijuana), e una con una montagna a forma di pandoro, attribuita a Yosemite perché per tipo di roccia e ambiente ci sta, ma non so. La concavità ricorda vagamente l’Half Dome o il North Dome. Poi il vero Half Dome nel parco nazionale di Yosemite, visitato più di una volta negli anni Ottanta. Le ultime due foto di Yosemite appartengono a una spedizione posteriore, del 1983.

Tijuana, Messico

Il tipo sulla sinistra con la camicia azzurra (foto 50) che guarda l’obiettivo sembrando in posa è spuntato fuori come per magia anche in altre foto di Tijuana (qui non presenti). L’ultima, di New Orleans, è agli antipodi (distante circa 3000 km), ma l’ho messa qui perché è l’unica del 1982. Per altro su Tijuana vedi questo articolo.


  1. Aggiornamento: Elwood Bunn è scomparso nel 2012[]
Scritto da Sugarbluz // 2 Aprile 2010
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