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Joseph Amos Milburn (1927-1980), texano di Houston noto come Amos Milburn, pianista, cantante e bandleader del rhythm and blues, boogie-woogie e primo rock ‘n’ roll degli anni 1940/1950, cresciuto ammirando i suoni coinvolgenti della band dell’altosassofonista Louis Jordan, la scintillante big band di Erskine Hawkins e l’energico terzetto boogie Pete Johnson-Meade Lux Lewis-Albert Ammons, ma anche lo stile vellutato di Charles Brown. Talento pianistico molto precoce, anticipò anche l’arruolamento andando in Marina nel 1942 appena quindicenne, rimanendovi tre anni e suonando quanto più possibile. Ai tempi del suo ritorno a Houston era appena iniziata l’era delle indie discografiche, soprattutto sulla West Coast dove la talent scout Lola Anne Cullum lo portò bussando alla porta di Aladdin, dopo averlo notato mentre si esibiva con la sua band al Keyhole Club di San Antonio. I due composero e registrarono presso una stazione radio locale qualche demo da presentare a Los Angeles (dapprima presso Modern, ma Cullum e Jules Bihari non trovarono l’accordo), dove Milburn debuttò discograficamente nel 1946, rimanendo poi sotto contratto Aladdin per diversi anni pubblicando decine di singoli e avendo spesso al suo fianco il tenorsassofonista e direttore Maxwell Davis a caratterizzarne i focosi episodi.
Della prima sessione è da ricordare un brano che da tempo Milburn eseguiva dal vivo, Down the Road Apiece (Don Raye), mostrante la forza propulsiva delle fluenti, ripide cascate boogie del pianista.
Chicken Shack Boogie, parte del primo gruppo preparato con Cullen, registrata nel 1947 ai Radio Recorders, finì ai vertici della classifica Billboard nel dicembre 1948, e da lì ebbe un successo dopo l’altro, come Roomin’ House Boogie (1949, Jessie Mae Robinson) con il chitarrista Chuck Norris (poi ripresa da Cab Calloway per RCA Victor), Let’s Rock a While (1951) con il chitarrista Gene Phillips, e Bad, Bad Whiskey, che stette sulla cima R&B più alta per tre settimane nel 1951 inaugurando la serie dei suoi hit con tematica alcolica (sempre troppo alcool, naturalmente), come Let Me Go Home, Whiskey (John ‘Shifty’ Henry), One Scotch, One Bourbon, One Beer (Rudy Toombs), e altre. Nella sessione effettuata pochi giorni prima del Natale 1949 Milburn usò per la prima volta in studio, invece che i sessionman californiani, i membri della sua band da giro houstoniana (Aladdin Chickenshackers), tra cui il chitarrista ‘Texas’ Johnny Brown, anch’egli scoperto in un club di Houston da Cullum. Benché il suo successo discografico non durò molto a causa dell’avvento proprio di quel rock ‘n’ roll che contribuì a far nascere, ebbe enorme influenza su pianisti come Fats Domino e Little Richard (e molti altri).