Articoli in riferimento a: Clifton Chenier

Clifton Chenier (1925-1987), fisarmonicista di Opelousas, Louisiana, originatore della musica zydeco. Il suo stile nacque dall’incontro tra il blues e il rhythm and blues con la musica nero-creola e il cajun.
Proveniva da una famiglia musicale: il padre Joseph suonava l’accordion (fisarmonica in francese, la lingua nativa dei cajun e dei nero-creoli), lo zio, Morris ‘Big’ Chenier, era chitarrista e violinista e registrò nel 1957 e nel 1960 per Goldband Records di Lake Charles, mentre il fratello Cleveland Chenier sarà sempre con Clifton al frottoir (washboard), fornendo quelle poliritmie così caratteristiche e ben associate con i fraseggi della fisarmonica.
Clifton assimilò le melodie creole tradizionali, il walzer e il two-step dei cajun dal padre e dai dischi degli anni 1920/1930 del pioniere Amédé Ardoin, la maggior parte cantati in francese, e da altri musicisti sconosciuti che mai registrarono, come Jesse e Zozo Reynolds, Sidney Babineaux e Izeb Laza, che diede a Clifton il suo primo accordion, ma era anche affascinato dai suoni delle big band e dell’R&B, da Joe Liggins, Louis Jordan, B.B. King, Fats Domino, Professor Longhair, Ray Charles. A 17 anni suonava nell’area di Lake Charles (v. sotto) con il fratello Cleveland, poi a metà anni 1940 si trasferì a New Iberia (v. New Iberia nell’articolo sotto su Lafayette) dove per mantenersi raccoglieva canna da zucchero. Nel 1947 si spostò a Port Arthur, TX, continuando a suonare di sera mentre di giorno guidava i camion delle compagnie petrolifere Gulf e Texaco.
Il debutto discografico avvenne nel 1954 per l’etichetta losangelena Elko di J.R. Fullbright con un singolo (Louisiana Stomp / Cliston Blues) accreditato a “Cliston Chanier, King of the South” che ebbe successo oltre il Cajun Country, tanto che Lew Chudd di Imperial acquistò i diritti dei sette brani registrati in quella sessione, effettuata con Big Chenier alla chitarra e Robert St Julien alla batteria alla stazione radio KAOK di Lake Charles.
A Los Angeles, la band di Chenier suonò dal vivo in diverse occasioni, perfino al famoso 5/4 Ballroom, arrivando alle orecchie di Art Rupe di Specialty, che subito mandò ‘Bumps’ Blackwell a rendersi conto di persona. Chenier firmò con Specialty nell’aprile 1955, che un mese dopo pubblicò Ay-Tete Fee / Boppin’ the Rock. “Ay-Tete Fee”, con il titolo storpiato per la mancata comprensione di Rupe di “Ay Tete Fille” (Hey Little Girl, ripresa del brano di Prof. Longhair), ebbe successo nazionale. Blackwell nelle due sessioni Specialty produsse un’altra decina di brani, con Chenier supportato soprattutto dal chitarrista Phillip Walker e qualche volta anche da Cornelius ‘Lonesome Sundown‘ Green.
Walker era nella sua band, Zydeco Ramblers, in tour e anche nelle sessioni Argo/Checker, sussidiarie di Chess. La prima sessione Argo fu registrata sempre a LA, nell’ottobre 1956; un’altra nel 1957 aggiunse un gruppo vocale. Una giovane Etta James, che sull’onda del suo successo con The Wallflower girò in tour con Chenier, è udibile in My Soul. I successi regionali dei suoi singoli Specialty, Argo e Checker lo portarono in tour in tutti gli States, toccando anche l’Apollo Theater.
Al ritorno dalle sue parti Clifton pubblicò tre singoli per Zynn di J.D. Miller nel periodo 1958/1960, poi per quattro anni non registrò nulla, fino a quando Chris Strachwitz, che già pubblicava su Arhoolie il cugino acquisito di Chenier, Lightnin’ Hopkins, lo sente nel 1964, scritturandolo subito per la sua etichetta. Il periodo da Arhoolie fu proficuo, numerosi album e diversi 45 giri fino ai tardi anni 1970 con la sua nuova Red Hot Louisiana Band, con il chitarrista Paul Senegal e il tenorsassofonista ‘Blind’ John Hart. Le note scritte da John A. Lomax per un vinile piuttosto oscuro, Clifton’s Cajun Blues, prodotto da Roy C. Ames per l’etichetta meteora Prophesy Records nel 1969, informano che in quel periodo Chenier abitava a Houston (v. sotto), nel Fifth Ward, ma non dicono nulla di preciso sull’origine di quelle tracce.
Le complicazioni del diabete lo costrinsero a un piede parzialmente amputato, e ad effettuare tour con tappe che gli permettessero di effettuare la dialisi ogni tre giorni. Nei primi anni 1980 ebbe una rinascita di popolarità, arrivando a suonare alla Casa Bianca. Dopo la sua morte il figlio C.J. Chenier ha preso le redini della Red Hot Louisiana Band.

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