Room with a view of the blues
Johnny Board (1919-1989), sassofonista nativo di Chicago formatosi alla nota DuSable High School. Nell’immediato secondo dopoguerra suonò con Coleman Hawkins, Woody Herman, nel Lionel Hampton Sextet (per Decca, 1949/1950), e nell’orchestra di Count Basie.
A Memphis Board fu membro della band di Bill Harvey, fucina di musicisti di supporto per gli artisti di Don Robey in tour e in studio; negli anni 1950 fu infatti nel libro paga di Duke/Peacock Records come direttore di una delle sue house band (che Robey chiamò Johnny Board Orchestra). Gli altri membri erano il chitarrista houstoniano Milton Hopkins, Paul Monday, piano, Joe Scott, tromba, Milton Bradford, sax baritono e tenore, C.C. Pinkston, batteria e vibrafono, Curtis Tillman, basso; l’orchestra accompagnò spesso Johnny Ace.
Suonò anche per B.B. King (a Los Angeles in alcune sessioni Modern, a Chicago presso Chess e nel Live at the Regal, ma non solo), Bobby Bland, Clarence ‘Gatemouth’ Brown (v. Gate Walks to Board), Rufus Thomas, Memphis Slim, e molti altri.
Negli anni 1960 tornò a Chicago, dove rimase sulla scena dei locali cittadini. Accompagnò diversi artisti Chess, come Sonny Stitt (Sonny Stitt at the D.J. Lounge), Fontella Bass e Billy Stewart. Negli anni 1970 lavorò anche con Donny Hathaway all’Atlantic, Jimmy McGriff, e Quincy Jones.
La scusa per parlare di Bobby ‘Blue’ Bland è un recente dischetto che al suo sorprendente primo album solista (Duke LP 74, 1961) originariamente con dodici tracce, ne aggiunge altrettante pescate tra le registrazioni...
