Helena, Arkansas

River and Rhythm

Helena Bridge, Mississippi-Arkansas

L’Helena Bridge eleva la Highway 49 sul fiume Mississippi e segna il confine tra Arkansas e Mississippi. Il cartello dice: Welcome to Arkansas, The Natural State.

Helena Bridge, Mississippi-Arkansas

Verso l’Arkansas

Helena Bridge, Mississippi-Arkansas

Verso il Mississippi

Barge on the Mississippi, Arkansas

Chiatte avanzano lentamente sul fiume trasportando carichi enormi di vario tipo, ma non merce urgente o deperibile, di solito materiale troppo ingombrante per esser movimentato in altri modi. Hanno avuto una parte fondamentale nel bellissimo Ladykillers dei Coen; in quel caso trasportavano rifiuti.

Helena Bridge, Mississippi-Arkansas

In cerca di una certa visuale del ponte (non trovata come volevo) mi sono imbattuta in due tizi. Avevo notato sullo sfondo un edificio e qualcuno che osservava da un terrazzo; ho continuato la mia cosa, e quelli persistevano a guardare. Poi hanno cominciato ad avvicinarsi, così sono tornata un po’ sui miei passi in direzione della macchina. Una volta lì scopro che erano curiosi di sapere che stessi facendo. Io non trovo tanto strano fotografare ponti, ma qualcuno evidentemente sì.
M’è venuto in mente un passo in “Strade blu” di William Least Heat-Moon a proposito della totale mancanza di approccio e curiosità della gente del nord, zona centrale (Minnesota, Wisconsin), e della difficoltà di instaurare un dialogo a differenza di quanto avviene nel sud al punto che, dice, neppure fotografare un muro bianco serve ad attrarre la loro attenzione.

KFFA, West Helena, Arkansas

West Helena, attuale sede della radio KFFA, 1360 Radio Drive.

KFFA, West Helena, Arkansas

Ebbene sì, trasmette da questo boschetto. Ogni cosa a Helena rimanda a visioni d’altri tempi: la città più blues del Mississippi è in Arkansas. West Helena è adagiata nel Delta dell’Arkansas. Delta non in quanto sbocco del fiume, ma fertile piana alluvionale del fiume Mississippi e vasta regione centrale in comune tra Arkansas, est della Louisiana e ovest del Mississippi.

KFFA, West Helena, Arkansas

Purtroppo era chiusa. Non mi sono nemmeno avvicinata perché era tutto buio. È la terza sede di una delle più longeve e leggendarie stazioni radio (cominciò nel 1941), e il suo famoso programma King Biscuit Time, condotto da ‘Sunshine’ Sonny Payne dal 1951, il più longevo in assoluto raggiungendo nel maggio 2014 le 17.000 trasmissioni, più di quelle del Grand Ole Opry e di American Bandstand. Il programma è stato riattivato nel 1986 dopo sei anni di sospensione, ma dal 1990 va in onda dal Delta Cultural Center, in città a Helena, con le dirette di Sonny Payne aperte a chiunque (v. più sotto per il DCC). (1)
La sede originale KFFA era in centro nel vecchio distretto dei locali di Helena, Walnut Street, in un edificio che non c’è più, mentre la seconda, dalla metà degli anni Sessanta, era all’ultimo piano del Solomon Building, oggi Helena National Bank Building (v. più sotto), sempre nel distretto storico. Le sue onde per la prima volta hanno diffuso la musica afroamericana nel Delta, hanno influenzato un numero incalcolabile di musicisti e altri programmi radiofonici, hanno reso Helena una blues town attirando decine di bluesman, e dato fama a Sonny Boy Williamson II e Robert Jr Lockwood che nel quarto d’ora giornaliero del King Biscuit Time suonavano dal vivo in studio.

KFFA, West Helena, Arkansas
Helena, Arkansas

Anche dal punto di vista economico Helena ha conosciuto tempi molto migliori; oggi è piuttosto depressa e, a parte Cherry Street, distretto storico inserito nel Registro Nazionale, è piena di edifici dismessi o decrepiti. Ma a me è rimasta nel cuore. Qui m’è sembrato di toccare i fantasmi del passato: il fiume che le scorre dentro, la sua storia, l’epopea musicale, i capannoni industriali e i vecchi depositi, la ferrovia, la ruggine, perfino i muri, rilasciano tuttora elementi di un’epoca e di un’anima profondamente ricca di vissuto blues. Inoltre i residenti che ho incontrato mi sono parsi ben consapevoli di questo vissuto.

Gist Music Co., Helena, Arkansas

Uno dei cari estinti di cui ancora si conserva traccia è l’ex negozio di Morse Gist Sr, Gist Music Company. Speravo proprio di visitarlo, non sapevo fosse chiuso.

Gist Music Co., Helena, Arkansas

La vetrina in disordine e i fiori sull’inferriata fanno pensare a una chiusura definitiva; chiedo notizie nel negozio di fronte e mi dicono che è chiuso da circa tre anni, Morse morto nel 2014 e la moglie Jean andata prima di lui.

Gist Music Co., Helena, Arkansas

Morse Upshaw Gist Sr, classe 1923, non si trasferì mai da Helena. Veterano di guerra, nel 1953 aprì questo negozio che nella sua lunga vita è stato frequentato da molti musicisti tra cui Elvis, entrato da quella porta negli anni 1950 con in mano il suo primo disco. Il luogo è stato celebrato nel 2012 in una video-intervista a Morse nel cuore della sua attività. L’immagine di quel laboratorio nel retro, caotico ma con un suo ordine invisibile a occhi estranei, m’è rimasta impressa: quanta operosità è passata da lì. Morse e Jean hanno vissuto più di cinquant’anni qui dentro, conservandone l’aspetto originale e gli interni in legno.
I musicisti del King Biscuit Time passavano da qui dopo la trasmissione nella vicina KFFA. Probabilmente sono passati anche Conway Twitty, che crebbe a Helena, e Cedell Davis, che vi nacque nel 1926. Altri importanti nativi di Helena sono Robert Nighthawk, classe 1909, vagabondo tutta la vita ma alla fine, come Sonny Boy Williamson II, tornato qui a morire, e Roosevelt Sykes, del 1906, che formò il suo stile nei juke joint degli anni Venti, quando la città si stava espandendo. Howlin’ Wolf per un periodo risiedette qui. In particolare però sono tre i grandi nomi che chiamavano Helena casa e che sono i più evocati da queste parti: oltre i già nominati Sonny Boy Williamson e Robert Jr Lockwood, anche Levon Helm, cresciuto a Turkey Scratch (luogo di nascita di Lockwood), poco distante da Helena, in cui si recava per assistere alle trasmissioni blues di KFFA.

Cherry Street, Helena, Arkansas

Cherry Street. A parte qualche macchina parcheggiata (tra cui la nostra) sembra deserta, ma qualcuno ha notato il nostro arrivo. Helena mi è piaciuta anche per la gentilezza dei suoi abitanti e per l’accoglienza ricevuta; sembra quasi che aspettino i visitatori per dargli il benvenuto.

Cherry Street, Helena, Arkansas

Cherry Street è la strada con più vita e attività commerciali, e ho detto tutto. Siamo comunque in pieno agosto; in ottobre, quando c’è il festival blues, immagino sia un po’ diverso. Qui s’intravedono tre cose di cui dirò: a sinistra l’edificio dell’Helena National Bank e all’angolo con Elm Street a destra il ristorante Southbound e l’ex Music Hall dedicato a Sonny Boy.

Sonny Boy's Music Hall, Helena, Arkansas

Murales sul fianco del Sonny Boy’s Music Hall. L’edificio (ex J.C. Penney’s) fu recuperato come sede della Sonny Boy Blues Society per l’organizzazione di sessioni musicali, spettacoli e ritrovi.

Sonny Boy's Music Hall, Helena, Arkansas

È chiuso da tanti anni. Fu indirettamente la Sonny Boy Blues Society a far nascere il King Biscuit Blues Festival, quando nel 1986 organizzò una giornata per celebrare il blues della città. Da allora il festival ha continuato a crescere diventando un appuntamento annuale di tre giorni. Nei primi anni Duemila per motivi di copyright dovette rinunciare al suo tipico nome perché qualcuno si appropriò della dicitura (che naturalmente non avevano mai pensato di registrare), e così adottò il più formale Arkansas Blues and Heritage Festival, con il comprensibile disappunto dei locali e dei fan. È solo da qualche anno che, per una modica cifra annuale, ha la licenza di chiamarsi di nuovo King Biscuit. Non è cosa da poco: il nome è altamente significativo per la città, sia dal punto di vista musicale, appunto il peculiare King Biscuit Time, che per il marchio commerciale, dato che la farina King Biscuit era distribuita dalla locale Interstate Grocer Company; come il Sonny Boy Meal si può ancora acquistare, non più in grossi sacchi come ai tempi di quando si faceva tutto in casa, ma in normali pacchetti da un chilo.

Former KFFA radio station building, Helena, Arkansas

La seconda sede KFFA dalla metà degli anni 1960 fu all’ultimo piano di questo edificio della Helena National Bank. Sonny Boy Williamson tornò a Helena e in radio, dopo la permanenza inglese, proprio in quel periodo, lo stesso in cui Robbie Robertson e Levon Helm lo incontrarono, ma poco dopo morì.

Former KFFA radio station building, Helena, Arkansas

Ingresso che rimanda agli anni Sessanta

Former KFFA radio station site, Helena, Arkansas

Quinto piano. L’impressione di essere negli anni Sessanta/Settanta persiste nei corridoi. Mi ha ricordato certi vecchi uffici pubblici che da tempo non esistono più nemmeno da noi. Le maniglie delle porte e le porte stesse, i pannelli alle pareti, il linoleum sul pavimento, l’illuminazione… mi aspetto di sentire il ticchettio di una macchina da scrivere.

Former KFFA radio station site, Helena, Arkansas

Invece dentro le stanze ex-KFFA ci accoglie gentilmente questo ragazzo, Nolan Dean, che è dotato di attrezzature moderne per il suo mestiere di regista e produttore video e ha rinnovato gli ambienti per rendere funzionale il suo luogo di lavoro, ma non ha stravolto la struttura originale e ha arredato il minimo necessario. S’è dichiarato amante del blues.

Former KFFA radio station site, Helena, Arkansas

Vintage e casuale, e un’essenzialità tutta maschile.

Former KFFA radio station control room, Helena, Arkansas

Questa era la sala controllo, oggi è la sua sala riunioni.

Former KFFA radio station advertising room, Helena, Arkansas

Stanzetta per gli annunci pubblicitari. Ci lasciamo con l’intento di rivederci all’ora di pranzo, perché vuole darci qualcosa. Quando torniamo ci omaggia di un corto da lui diretto e prodotto (la sua casa di produzione si chiama Nolan Dean Films), Last Shot Love, e di un vasetto artigianale fatto con il fango dell’amato Mississippi (e bomboniera del suo matrimonio). Che bello portarsi a casa un pezzo del fiume!

North view of Helena, Arkansas

Vista nord dall’ultimo piano dell’edificio più alto di Helena, quello della banca.

Walnut Street, Helena, Arkansas

Desolazione post-apocalittica in Walnut Street. Quando Helena era il porto più importante tra Memphis e Vicksburg, Walnut come Cherry era il centro della vita affaristica, ma questa come altre vie (Elm, Phillips, Missouri…) era anche il fulcro delle attrazioni, con juke joint, saloon, caffè, sale da gioco, bordelli.

Walnut Street, Helena, Arkansas

I locali erano aperti giorno e notte, la musica sempre nell’aria: Helena attirava molta gente da fuori.

Walnut Street, Helena, Arkansas

Il periodo d’oro si può considerare dagli anni 1930 agli anni 1950

Walnut Street, Helena, Arkansas

Altro da Walnut Street

Walnut Street, Helena, Arkansas
Walnut Street, Helena, Arkansas
Sonny Boy Williamson’s boarding house site, Helena, Arkansas

In questo lotto vuoto sorgeva la pensione in cui Rice Miller aka Sonny Boy Williamson II aveva una stanza in affitto, la stessa dove morì nel sonno il 25 maggio 1965. Ancora si vedono i resti del pavimento di ceramica bianca. L’indirizzo era 427½ Elm Street, circa a metà dopo l’incrocio con Walnut Street, lato nord. Originario del Mississippi, considerò Helena la sua città vivendo qui saltuariamente dal 1941, fino a quando nel 1964 vi tornò “per morire”, come disse. Ci fu una raccolta fondi per comprare e restaurare l’edificio come museo e sala da concerto, ma il progetto fallì in modo simile a tentativi del genere per altri luoghi storici di Helena e il proprietario dovette abbatterlo.

Interstate Grocer Co.'s former site, Helena, Arkansas

Dal lato opposto dello stesso blocco sorgeva il capannone dell’Interstate Grocer Company. Sonny Boy, che allora si faceva chiamare ancora Rice Miller, chiese alla neonata KFFA di esibirsi in radio e gli fu risposto che avrebbe potuto farlo se avesse trovato autonomamente il suo sponsor. Si rivolse allora all’Interstate Grocer Co., il cui proprietario, Max Moore, voleva pubblicizzare la sua farina King Biscuit e, dopo le audizioni insieme a Robert Lockwood (fu Lockwood ad aver l’idea della trasmissione) nell’edificio che era qui, ebbero il contratto.
Nacque così lo show radiofonico King Biscuit Time, con la voce e l’armonica di Miller e la chitarra di Lockwood, in diretta dalle 12:15 alle 12:30 dei giorni feriali, con l’intenzione di raggiungere il potenziale mercato afroamericano durante la pausa pranzo dei lavoratori. Fu un successo immediato e lo show andò anche sulla strada al sabato in diverse città del Delta; il nome Sonny Boy Williamson II fu appioppato proprio da Moore (sfruttando la fama di John Lee ‘Sonny Boy’ Williamson), e dato il riscontro positivo Miller lo mantenne. Lockwood abbandonò il programma dopo un paio d’anni, e altri musicisti s’avvicendarono ad accompagnare Sonny Boy. Oggi qui durante il festival viene allestito un secondo palcoscenico (il principale è su Cherry Street).

Sonny Boy Meal promotional trailer, Helena, Arkansas

Nel 1947 l’Interstate Grocer presentò un altro prodotto, il Sonny Boy Corn Meal: sui sacchi l’immagine di Sonny Boy seduto su una pannocchia. Questo è un trailer pubblicitario usato da Williamson e compagni quando suonavano in giro, fermi alle pompe di benzina o davanti alle drogherie che vendevano la nota farina.

Sonny Payne rd, Helena, Arkansas

‘Sunshine’ Sonny Payne è un’icona vivente nella storia (musicale) della città. Dal 1951 è lui a presentare il King Biscuit Time, ora in onda dalle 12:15 alle 12:45, e nel 2015 ha celebrato i suoi novant’anni. Lo presentò per un po’ anche nel 1942 cominciando un giorno in cui Sam Anderson, uno dei proprietari della KFFA e abituale conduttore del programma, arrivò in ritardo. Payne se la cavò così bene che continuò fino alla fine dell’anno, quando s’arruolò volontario nell’esercito, dove tra l’altro nella banda militare perfezionò il contrabbasso, strumento che già suonava. Fu congedato nel 1948 ma, da amante del jazz swing orchestrale, invece di tornare a casa partì in tour come contrabbassista con la big band di Tex Ritter, poi con Harry James, Ted Williams e altri, fino a quando tornò a Helena nel 1951, riavendo il posto al microfono della popolare trasmissione. Dal 1968 va in onda musica registrata.

York at Cherry, Helena, Arkansas

Abbandono anche in York Street, qui all’incrocio con Cherry.

Biscuit Row, Helena, Arkansas

Biscuit Row in Phillips Street, complesso storico rinnovato recentemente. Qui avevano sede attività fiorenti negli anni d’oro, tra cui un joke joint chiamato Hole in the Wall in cui Sonny Boy s’esibiva insieme a Willie Johnson, Doctor Ross, ‘Honeyboy’ Edwards e altri. Dall’altra parte della strada, proprio di fronte, ci sono gli uffici del King Biscuit Festival (più sotto).

Biscuit Row, Helena, Arkansas

«Helena was home to a flourishing blues scene that inspired Sonny Boy Williamson and other legendary musicians from Mississippi, including Robert Johnson, Pinetop Perkins, Houston Stackhouse, James ‘Peck’ Curtis and Honeyboy Edwards, to take up residence here in the 1930s and ’40s. They and many others performed at a famous juke joint at this site called the Hole in the Wall…»

Blues Trail marker, Helena, Arkansas

Blues marker “Mississippi to Helena” in Cherry Street, in onore al ruolo della città nella storia del blues e agli artisti che contribuirono alla sua vitalità musicale.

Bullock's restaurant, Helena, Arkansas

Home cookin’ no longer served al ristorante Bullock’s di Cora Bullock, chiuso nel 2007 dopo la scomparsa di Cora. Qui in Missouri Street sono ancora in piedi diverse tracce della storica comunità afroamericana, in attesa che qualcuno le restauri o, più realisticamente, le abbatta. In questa foto si vede anche il blocco successivo, in cui vi erano locali passati alla storia (v. più sotto).

Bullock's restaurant, Helena, Arkansas

Bullock’s era famoso non solo per il cibo casalingo, ma anche perché Cora mostrava il menu dalla cucina, esibendo il contenuto delle pentole.

Eddie Mae's Cafe and Kitty Cat Cafe, Helena, Arkansas

I numeri civici non ci sono più, ma lo spazio a destra dovrebbe corrispondere al 121 Missouri St., una volta occupato dall’Eddie Mae’s Cafe di Eddie Mae Walton, fidanzata di Frank Frost; l’armonicista visse e morì in un appartamento al piano superiore, come da scritta sul vetro “Home of Bluesman Frank Frost”, sotto un’immagine sbiadita. A fianco, al 119, c’era il Kitty Cat Cafe dove, a dire di Bubba Sullivan del Bubba’s Corner, suonò Robert Johnson, che visse a Helena con Estella Coleman e il figlio di lei, Robert Jr Lockwood.

Frank Frost Street, Helena, Arkansas

La via tra Eddie Mae’s e Bullock’s è intestata a Frank Frost da quando scomparve nel 1999

JB's Spirit Shop, Helena, Arkansas

Nello stesso blocco, a quello che era il 113, gli avanzi del liquor store JB’s Spirit Shop. L’intervista di John Hammond Jr a Johnny Shines nel documentario The Search for Robert Johnson (1992) è stata fatta qui dentro. Nel film i due simulano un cutting contest suonando agli angoli opposti tra Missouri St. e Frank Frost St., finendo poi insieme davanti all’Eddie Mae’s.

Main Street Helena, Arkansas

Di nuovo in Cherry Streeet, Main Street Helena, agenzia per lo sviluppo economico. Questa e il Delta Cultural Center fanno il possibile per tener viva l’eredità di Helena, ma ristrutturare e mantenere tutti i reperti storici è un costo insormontabile.

Main Street Helena, Arkansas

Era chiuso, però le sue vetrine sono interessanti in quanto sunto della storia cittadina, con belle foto storiche. Prendendo ad esempio l’anno 1937, si legge che a fronte di quindicimila abitanti c’erano più di ottanta negozi alimentari, tre cinema-teatro, nove ristoranti centrali, più di una dozzina di grandi magazzini, sei negozi di liquori, quattro birrerie all’aperto, ventotto pompe di benzina, cinque alberghi, trentaquattro chiese, ventiquattro avvocati, e così via.

Main Street Helena

Interno di Main Street Helena

Cherry Street, Helena, Arkansas

Balcone patriottico

Cherry Street, Helena, Arkansas

Anche Memphis Minnie camminò su Cherry Street, dove incontrò “il poliziotto più cattivo ad aver mai calpestato quel selciato”:
When you go to Helena stop on Cherry Street / When you go to Helena stop on Cherry Street / And just ask anybody to show you “Reachin’ Pete” / He’s the tallest man, walks on Cherry Street / He’s the tallest man, walks on Cherry Street / And he, the baddest copper ever walked that beat
(Memphis Minnie, Reachin’ Pete)

Cherry Street, Helena, Arkansas

Fondata nel 1833 sul possente Mississippi

Cherry Street, Helena, Arkansas

Ho conosciuto il proprietario di questo ristorante, Southbound, per strada davanti al suo locale. John Mohead ha un passato di musicista perennemente in tour, anche in Europa, poi ha messo su famiglia e ha aperto questa pizzeria. Mi ha dato un suo bel disco registrato nell’ormai lontano 1999 con la sua band, Mohead, e spero che prima o poi torni alla musica. Canta con voce soulful, suona armonica, chitarra ed è ottimo autore, con sonorità indie rock, southern rock, blues, soul, influenzato dai Little Feat. Un’altra persona disponibile e talentuosa incontrata a Helena.

Bubba's Blues Corner, Helena, Arkansas

Bubba’s Blues Corner agli inizi era letteralmente un angolo personale in cui Bubba Sullivan vendeva dischi e altro materiale all’interno di ciò che era il negozio di antichità della moglie (poi trasferito), come da insegna. Sarebbe stato interessante conoscerlo dato che sa tutto sulla storia musicale locale, e sa/ha molto di Levon Helm e The Band.

Bubba's Blues Corner, Helena, Arkansas

Il luogo sembra operativo, ma era chiuso, e pare più una collezione privata. Mohead mi ha detto che ogni tanto si fa vivo, ma per incontrarlo bisogna telefonargli. Mi ha anche fatto vedere la sua foto, appesa dentro il suo ristorante, per riconoscerlo casomai lo avessimo visto per strada: è un tipo con baffoni bianchi. Se solo avessi potuto fermarmi a Helena per almeno una settimana…

Thad Kelly Courtyard, Helena, Arkansas

Cortile dedicato a Thad Kelly, veterano della seconda g.m. e della guerra di Corea, sindaco di Helena per dodici anni.

Nicholas Hotel, Helena, Arkansas

Questo edificio nacque come Nicholas Hotel, ora è vuoto. Sulle vetrine, caratteri nero su bianco vecchio stile per varie insegne pubblicitarie, inviti ad aprire qui la propria attività.

Malco Theater, Helena, Arkansas

Durante il blues festival il Malco Theater ospita il Gospel Stage; non so molto altro su questo teatro, se non che vi fanno concerti e conferenze di natura musicale. C’è incertezza sull’anno di costruzione, tra gli anni Trenta e Quaranta. Gli esterni appaiono nel biopic su Johnny Cash (Walk the Line).

Helena, Arkansas

Parabola consunta accanto a un edificio vuoto e The Coal House Shop, negozio isolato ma ben curato di articoli regalo, nei pressi dell’argine.

Delta Cultural Center from Levee Walk, Helena, Arkansas

I tendoni blu segnalano il Delta Cultural Center (Visitors Center) dalla passeggiata sull’argine, Levee Walk, e come si vede il complesso occupa tre edifici. È un punto focale. Funziona da centro turistico, negozio, museo, e da qui va in onda in diretta il King Biscuit Time di Sonny Payne dalle 12:15 alle 12:45. Un’altra sede museale DCC, chiamata The Depot, è nel vecchio deposito ferroviario restaurato (v. in fondo).

Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Il Visitors Center si concentra sull’eredità musicale della città e del Delta dell’Arkansas. Il centro ospita anche concerti, classi, letture e altri eventi, principalmente legati al blues.

Sonny Payne's workstation, Delta Cultural Center

Sopra e sotto, postazione di ‘Sunshine’ Sonny Payne. Si può assistere al programma; Sonny manda musica d’epoca e chiede ai visitatori se vogliono fare un saluto ai microfoni. Tutte le trasmissioni si possono sentire sul sito di KFFA.

Sonny Payne's workstation, Delta Cultural Center
Peck Curtis' drum set at Delta Cultural Center

Leggendaria batteria del King Biscuit Time suonata da ‘Peck’ Curtis, grande ispiratore di Levon Helm, che acquistò e conservò il set.

King Biscuit Flour Time's piano at Delta Cultural Center

Il pianoforte usato nel programma

Original King Biscuit Time KFFA sign at Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Il cartellone che stava appeso alla parete dello studio, v. foto sotto.

King Biscuit Time at KFFA, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Da sinistra: Joe Willie Wilkins, ‘Pinetop’ Perkins, Sonny Boy, l’annunciatore Hugh Smith, James ‘Peck’ Curtis, Houston Stackhouse. Altri apparsi al King Biscuit Time furono i pianisti Robert ‘Dudlow’ Taylor e Willie Love, e i chitarristi Earl Hooker e Sammy Lawhorn. Anche Frank Frost e Sam Carr, che nel 1956/1959 erano la backup band di Sonny Boy. Tutte le diverse foto che conosciamo dei musicisti nello studio del KBT risalgono agli anni 1940; questa dev’essere almeno del 1947, dati i sacchi del Sonny Boy Corn Meal. Lockwood lasciò la trasmissione a causa di una disputa con Max Moore, ma ebbe presto un altro show tutto suo per Mother’s Best Flour Company, durato circa un anno. Anche Robert Nighthawk negli anni Quaranta ebbe il suo show alla KFFA, per un’altra compagnia ancora, la Bright Star Flour, e poi rimpiazzò Sonny Boy brevemente al KBT dopo la sua morte.

Delta Cultural Center

I più noti musicisti in connessione con l’East Arkansas: Conway Twitty, Johnny Cash, Levon Helm, Ronnie Hawkins, Billy Lee Riley, Charlie Rich, Louis Jordan, Son Seals, James Cotton, Junior Walker, Willie Cobbs, Detroit Junior, Johnnie Taylor

Delta Cultural Center

Howlin’ Wolf, Luther Allison, Junior Parker, Hubert Sumlin, Albert King, Big Bill Broonzy, Roosevelt Sykes, Junior Wells, Washboard Sam, Al Green, Sister Rosetta Tharpe, Harmonica Frank Floyd, Pat Hare, Little Walter, John Weston, Lonnie Shields e naturalmente Sam Carr, figlio di Robert Nighthawk.

Delta Cultural Center
Delta Cultural Center
Delta Cultural Center

Foto promozionale, certamente dei primissimi tempi, che vede Sonny Boy e Lockwood con il primo presentatore del KBT e co-proprietario di KFFA, Sam Anderson. In mezzo un sacco di farina King Biscuit.

Delta Cultural Center

Delta Sounds è il tema dell’esposizione permanente al Visitors Center e di un’altra trasmissione dal vivo condotta da Payne e dal direttore assistente del Centro, Terry Buckalew, dalle 13 alle 13:30 tutti i venerdì. Riassume la varietà dei generi del Delta dell’Arkansas, blues, gospel, rockabilly, country, jazz, rock ‘n’ roll.

Robbie Roberton's sentence, Delta Cultural Center
Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Bacheca con reperti importanti, vale a dire il contenuto della valigetta di Sonny Boy: cono amplificatore per armonica, fischietto di metallo, fischietto di legno, corde per chitarra e basso (Martin e Vinci), cow bell con bastoncino, supporto per armonica, e la valigetta stessa.

Delta Cultural Center shop, Helena, Arkansas

Il negozio

Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Esposizione sulla vita lavorativa nel Delta e sulla musica che l’accompagnava

Cotton, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Cotone in cesta…

Cotton flakes, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

… cotone in fiocchi…

Cotton bale, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

… cotone in balla

Whip, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Frusta in pelle del 1859 circa, trovata nell’Arkansas sud-occidentale.

Walking plow, Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

“Flat Breaker” walking plow. Aratro manuale usato da un solo lavoratore e tirato da uno o due muli. Aratri di questo tipo furono usati dal 1700 fino agli anni 1940, quando si diffuse il trattore.

Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Un’altra sede Delta Cultural Center, The Depot, ricavata da un deposito ferroviario del 1912.

Delta Cultural Center, Helena, Arkansas

Focalizza la vita preistorica del Delta, i suoi primi abitanti e paesi, il fiume Mississippi e i nativi. Ci sono inoltre le testimonianze della Guerra Civile di quando l’Unione occupava il territorio, e della Battle of Helena.

Flags on Levee Walk, Helena, Arkansas

La bandiera dell’Arkansas e la Old Glory sventolano sul Levee Walk

King Biscuit Festival office, Helena, Arkansas

King Biscuit Blues Festival Office. Precedentemente, mentre camminavamo in Cherry Street, una signora passante in macchina aveva richiamato la nostra attenzione facendoci cenno e fermandosi in mezzo alla via. Le sono andata incontro e mi ha detto che è dell’organizzazione del King Biscuit Blues Festival, raccomandandoci di andare a visitare l’ufficio e il negozio del Festival in Phillips Street.

King Biscuit Festival office, Helena, Arkansas

Il neon d’effetto del festival, farina King Biscuit, rockin’ chair e plaid con Sonny Boy.

King Biscuit Festival office
King Biscuit Blues Festival posters, King Biscuit Festival office

Poster delle varie annate del Festival disegnati da artisti locali

King Biscuit Festival office
"Sonny Boy" refrigerator, King Biscuit Festival office

Frigorifero decorato da James C. ‘Ratt’ Smith per il King Biscuit Blues Fest ed. 1994, riproducente l’immagine di Sonny Boy sulla farina di mais a lui intestata.

Helena Levee Walk, Arkansas

Helena oggi è una città povera, ma ricca di storia. I cartelloni si riferiscono agli anni della Guerra Civile a Helena e nella Phillips County. Nel maggio 1861 l’Arkansas divenne il nono Stato a unirsi agli Stati Confederati d’America (la dozzina che voleva la secessione dagli Stati Uniti), poco prima che scoppiasse la Guerra di Secessione; Helena si svuotò dei suoi uomini, la maggior parte arruolata nell’esercito dei Confederati, una piccola minoranza in quello dell’Unione.
Le donne affrontarono una vita dura lavorando nelle piantagioni, fattorie e in ogni altro genere di affari. Nel luglio 1862 l’Unione occupò Helena, procurando degli inevitabili e profondi cambiamenti nella vita della Phillips County, con la popolazione decurtata dei diritti civili e sottoposta alle leggi marziali. Il tentativo di liberare la città da parte dei Confederati fu messo in atto l’anno dopo, ma fallì, determinando la Battle of Helena. La sua posizione strategica era troppo ambita dall’Unione per rinunciarvi; posta sul fiume, da una parte era una buona base per le spedizioni nel Mississippi, dall’altra per quelle nell’Arkansas.

Helena Levee Walk, Arkansas

Questo tabellone illustra la battaglia di Helena, svoltasi con tre attacchi alla guarnigione dell’Unione il caldissimo 4 luglio 1863, a nord, a ovest e a sud di questo punto. Più di 7.600 soldati confederati, provenienti soprattutto dall’Arkansas e dal Missouri, affrontarono i 4.000 a difesa della roccaforte dell’Unione, che contava un fortino, Fort Curtis, a nord-ovest da qui, e una nave cannoniera, Tyler, sul fiume Mississippi. Uno dei tre attacchi riuscì, ma il contrattacco dell’Unione pose fine alla battaglia. Il risultato fu di 1.636 vittime confederate (tra uccisi, feriti, persi o catturati), contro i 239 morti dell’Unione.

Helena Levee Walk, Arkansas

Le differenze di vita nel 1860, prima della guerra, quando la contea Phillips era la più ricca in Arkansas e Helena un porto internazionale basato sull’economia del cotone, e nel 1863, durante l’occupazione nordista. Nel 1860 la quasi totalità delle terre della contea erano possedute solo da trentadue persone, e su quindicimila abitanti novemila erano schiavi. Con l’inizio del 1863, grazie alla proclamazione d’emancipazione, cominciò il periodo in cui gli schiavi liberati godettero di diritti mai acquisiti prima, che poi perderanno all’alba del nuovo secolo con le nuove leggi locali (e statali) Jim Crow. In quell’anno schiavi liberati apparvero nell’esercito unionista, altri coltivarono le piantagioni abbandonate ricevendo per la prima volta un salario, e bambini e adulti ebbero un’istruzione mediante un programma educativo condotto da associazioni nordiste di beneficenza.

Helena Levee Walk, Arkansas

Altre visuali dall’argine

Helena Levee Walk, Arkansas
Helena Levee Walk, Arkansas
Helena Levee Walk, Helena, Arkansas

Il palco principale del King Biscuit Festival: gli spettatori si accomodano sull’argine. Helena vale una visita in ogni periodo, ma in ottobre, durante il festival, per chi può si rende obbligatoria.

Helena Levee Walk, Arkansas

Mentre siamo qui improvvisamente giù in Cherry Street appare una scolaresca, dando per alcuni attimi voce e colore al silenzio, poi di nuovo spariscono alla vista. Forse sono della KIPP Delta School, scuola pubblica con campus estivi.

Helena Levee Walk, Arkansas
Murals at Helena Levee Walk

Murales omaggianti i musicisti più distintivi dell’area, e Sonny Payne.

Lewis Supply Co., Helena, Arkansas

Fascino di un vecchio edificio industriale in parte restaurato, ex Lewis Supply Co., fondata nel 1916 da T. Walker Lewis per forniture di ferramenta. Il piano terra è sede del magazzino del festival, e da poco ospita anche un coffee shop e uno spazio per eventi. Piccoli e fieri tentativi di rivitalizzare Helena.

Lewis Supply Co., Helena, Arkansas
Magnolia Cemetery, Helena, Arkansas

Magnolia Cemetery, dove si trovano le tombe di Robert Nighthawk e Frank Frost. Curioso il cartello “Before setting headstones please call…”

Magnolia Cemetery, Helena, Arkansas

Non così facile da trovare. Sul libro di Cheseborough ci sono le indicazioni, ma certi cartelli possono non esserci più o esser cambiati, e alcune vie non hanno nome. Nel libro manca il nome della strada: Wire Road. Le sparute tombe sembrano messe come sempre un po’ a caso. Un cartello dice che il cimitero è mantenuto “dagli amici del Magnolia Cemetary” (sic), e una serie di quattro accurati pannelli in legno con fotografie narrano di questo antico luogo e dell’impegno per preservarlo.

Robert Nighthawk and Frank Frost graves, Magnolia Cemetery, Helena, Arkansas

Bisogna inoltrarsi un po’ per trovare le lapidi dei due, e come al solito ci s’infanga perché il terriccio è umido, ma una volta nei pressi risultano piuttosto grandi e in bella vista. Nighthawk è sicuramente sepolto in questo cimitero, ma il punto esatto è sconosciuto, così è stato associato a Frank Frost.
“Frank Ottis [sic] Frost (…) world renouned [sic!] harmonica king”, nato il 15 aprile 1936 ad Auvergne, Arkansas, morto il 12 ottobre 1999 a Helena, e Robert McCollum, “internationally acclaimed blues artist”, nato il 30 novembre 1909 e morto il 5 novembre 1967, a Helena, Arkansas.

Robert Nighthawk and Frank Frost graves, Magnolia Cemetery

Donate nel 2000 dalla Sonny Boy Blues Society

Mississippi River, Arkansas

Il Mississippi a Helena

Mississippi River, Arkansas
Helena River Park, Arkansas

All’Helena River Park si gode di belle visuali del fiume e di una camminata sopraelevata nel parco

Helena River Park, Arkansas

La terra a sinistra è del Mississippi, area di Lula, e quei tetti sono dell’Isle of Capri, l’albergo/casinò in cui siamo finiti all’arrivo in Mississippi; da qui si vede bene quanto dicevo nell’articolo precedente, cioè di come l’hotel sia al confine e vicino al ponte per Helena, risalente al 1961.

Helena River Park, Arkansas

Prima della costruzione del ponte per attraversare c’era solo un ferry boat. Data l’importanza del trasporto su rotaie era un “train ferry”, dotato cioè di ferrovia per traghettare locomotiva e vagoni.

Helena River Park, Arkansas

Muddy waters

Helena River Park, Arkansas

Addio Helena, a presto Clarksdale.

(Fonti: Steve Cheseborough, Blues Traveling, The Holy Sites of Delta Blues, University Press of Mississippi, Jackson, 2009, III ed.; altre fonti evidenziate nel testo.)


  1. Aggiornamento: Sonny Payne è deceduto il 10 febbraio 2018.[]
Scritto da Sugarbluz // 14 Gennaio 2017
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