Mondo piccolo

Chiesa di Diolo, nel Comune di Soragna (Parma), luoghi del “Mondo piccolo” di Guareschi.

Appena l’ho vista ho detto: “Un piccolo Duomo di Milano”. Ho saputo poi, durante la visita al museo dedicato a Guareschi, che lo scrittore lo chiamava proprio così, “piccolo Duomo di Milano”.


Torre campanaria di Diolo. Ospita il Centro del Boscaccio, museo privato dedicato a Giovannino Guareschi.

Vi si trovano oggetti personali e memorie dello scrittore

A gestirlo un gruppo di appassionati e amici, in particolare Cesare Bertozzi, signore gentile pronto a rispondere alle domande su Guareschi e la cui somiglianza fisica con l’autore è impressionante.

Il museo è a offerta libera: questo luogo esiste solo grazie alla passione di chi, come Bertozzi, è disposto a passarvi intere giornate in attesa di qualche visitatore.

«[…] tu pianti una gamba del compasso nel bel mezzo della piazzetta, con l’altra tracci un cerchio di settanta o cento metri di raggio, e dentro il cerchio ci trovi tutto: la chiesa, il cimitero, la scuola, la cooperativa rossa, l’osteria […]» (G. Guareschi)

Chiesa di San Martino a Fontanelle, luogo d’infanzia di Guareschi; è una frazione di Roccabianca, suo paese natale. Vicino c’è il “Circolo Amici di Guareschi”.


Museo “Il Mondo piccolo” a Fontanelle, con la statua di Peppone. Sia lui che Don Camillo sono personaggi ispirati a persone vere. Il primo, il sindacalista Giovanni Faraboli, il secondo, Don Natale Bernini.

Gli scariolanti del Po: un lavoro faticoso, sotto la pioggia e dentro il fango, sotto il sole d’estate, sempre spingendo, svuotando e riempiendo la carriola. Trasportavano la terra per bonificare i terreni e costruire gli argini. Partivano di notte per essere sul posto all’alba; anche il pittore Ligabue fece lo scariolante.

Due pallet di libri

Ricostruzione di una taverna tipica, foto d’epoca alle pareti.

Fiume Taro poco prima di sfociare nel Po, a Gramignazzo, nel comune di Sissa.

«[…] in quella fettaccia di terra tra il fiume e il monte, possono succedere cose che da altre parti non succedono. Cose che non stonano mai con il paesaggio […] Perché è l’ampio, eterno respiro del fiume che pulisce l’aria. Del fiume placido e maesto […]» (G. Guareschi)

Gramignazzo


Vecchia fornace di Gramignazzo, in restauro completo. Sarà creato anche un parco.

Ancora Gramignazzo, ponte sul Taro, detto Ponte del diavolo.




Coltaro (Sissa)

Garzetta?

Cicogna?

Aironi?

Appena mi sono avvicinata di più si sono alzati in volo

Po a Casalmaggiore, provincia di Cremona.

È sempre emozionante trovarsi di fronte il vecchio, Mighty Po.

Ponte ferroviario sul Po a Casalmaggiore



«Il fiume scorre placido e indifferente nella pianura e, tra il fiume e i paesi, c’è l’argine: perciò le case non si specchiano nell’acqua, ma le storie d’ogni paese scavalcano l’argine e il fiume tutte le convoglia: storie buffe e storie malinconiche, e se le porta via verso il gran mare della storia del mondo» (G. Guareschi)

Colorno

Scorci della Reggia vista dal retro

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Grazie per le bellissime foto, particolarmente quella del ponte ferroviario in nero e bianco colla prospettiva.
La prossima volta che vengo a Parma andro a visitare la chiesa di Soragna
Sei un fotografo?
No, non sono un fotografo, anche se faccio qualche volta due o tre foto per il piacere…
Il ponte quando è stato costruito?
Nel 1936. È chiamato “del diavolo” perché schivò le bombe del ’44.