Summer Jamboree 2013 – Hawaiian Party

Allestimento in corso dell’Hawaiian Party in una spiaggia libera lontana dal centro, zona ponente. Come a Cesenatico anche a Senigallia si distingue tra ponente e levante, e come a Cesenatico ponente è la parte più economica, meno mondana e con meno alberghi, levante la più costosa e con più turisti.
Il palco e il banco missaggio sembrano a posto, sono i beveraggi a non essere ancora al livello previsto nonostante un muletto abbia già fatto diversi giri sempre bello carico. Più avanti avrò la dimostrazione che la fornitura sarà usata alla grande.

Ora del tramonto quasi e ancora molto caldo. Da non irriducibile festaiola e volendo fare foto sono arrivata prima dell’orda e sono andata quando c’era troppa gente, anche perché solo la prima band meritava. I concerti avrebbero dovuto cominciare nel tardo pomeriggio, poi sono stati spostati avanti per diluire la festa fino al mattino.

Il più hawaiano di tutti, il dj At’s Crazy Record Hop: jump ‘n’ jive, boogie e rock ‘n’ roll anni 1940/1950.


Hawaiani che ballano

La bimba è la seconda più hawaiana di tutti

Modello di hawaiane hippie

Mi stava dicendo che erano finti hawaiani

Prezzemoline

Anche questa è prezzemolina di professione

Bel sfondo palco

Gli emiliani Paul maD Gang, rock ‘n’ roll e rockabilly. Non male.


I chitarristi si alternano alla voce e la sezione ritmica armonizza, come nell’autografa Wodka & Gin.

Nonostante sia minuta la contrabbassista manovra lo strumento con agilità

Damien Rizzo

Ranieri Scoccia

Francesca Alinovi

Ben fatto il loro arrangiamento del noto brano di Adele

Paolo Roberto Pianezza

Hanno Jambalaya in repertorio, ma soprattutto non l’hanno rovinata

A un certo punto ne abbiamo abbastanza della festa hawaiana, e ho il sospetto (poi confermato) che chi viene dopo, Adels Minimal Combo prima e Greg, Max Paiella & The Jolly Rockers poi, non valgano la permanenza, così torniamo in città. Anche Via Carducci è affollata.

Il West Side Stage davanti alla Porta Lambertina

Non posso perdermi l’ultima delle tre esibizioni di Miss T & The MaD Tubes

Davide Bianchi, già visto in questa occasione.

Insieme al chitarrista Max Pierini forma il nucleo originario

Pierini è ottimo chitarrista old school di R&B, rock ‘n’ roll, rockabilly, e autore.

Firma ad esempio She’s That Gorgeous, title track del disco presentato qui uscito per Vintage Roots Records, con Big Jay McNeely ospite in due brani.

Fanno più R&B che rock ‘n’ roll, ed è sicuramente la miglior band italiana che ho visto al Jamboree (forse anche di quelle che non ho visto).

Laurent “Le Mapo” Mapelli

Piergiorgio “Mr PJT” Elia

Sono un combo autonomo anche vocalmente, ma Miss T (Tania Dausilio) è un valore aggiunto.

S’ispira alle grandi cantanti nere dell’R&B tradizionale

Come LaVern Baker, dal cui repertorio prende Voodoo Voodoo.

Ruth Brown, Mama He Treats Your Daughter Mean.

O Wynona Carr, con la sua Till the Wells Runs Dry.

Di Pierini sono anche Just Like a Bird e Bags and Purses

Ricerca tra blues e rhythm and blues meno sfruttato, e rivalutazione di vecchi rock ‘n’ roll “per casalinghe”.

Come Miss You So di Morgan Babb, uscito su Ronn Records negli anni 1960 per Ted Taylor.

O The Fish, incisa da Mindy Carson nei ’50.

Bella anche un’altra autografa, Messed up Living.

Essenziali, incisivi e con swing innato. Anche se non operano propriamente in “campo blues”, sanno farlo più di molti che dicono di suonarlo e si presentano ai festival blues facendo rock o altro.

Dal repertorio di Ruth Brown anche As Long as I’m Moving

Ricordo anche l’ironica Ain’t Got No Home di Clarence ‘Frogman’ Henry, Pierini a cimentarsi nelle tre voci.


Siparietto finale

Tre foto prese alla mostra dedicata a Johnny Cash con alcuni scatti epocali di Jim Marshall, qui nel concerto a Folsom Prison nel 1968.

E nell’altrettanto nota esibizione a San Quentin del 1969

Ovviamente qui il mio watermark sta a indicare solo la proprietà di queste tre elaborazioni in particolare, non degli scatti originali, che come segnalato (anche nei dati delle foto) appartengono a Jim Marshall.


Toh, chi si rivede. Che forza quest’uomo, apre addirittura una bottiglia di tè!

Le macchine vintage son tutte belle

Buick Special

E questi colori pastello

Vecchio pickup Chevrolet. Che meraviglia, sabbia compresa.

Chevrolet Belair

Al prossimo articolo, con Ray Gelato.
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Grazie articolo stupendo 😉 A presto Ciao Dado