Memphis, Tennessee – pt 4
Altro da Beale Street: ex-Mitchell’s, W.C. Handy, Rum Boogie Cafe, Hard Rock Cafe, Elvis contest, Tap Room, B.B. King’s Club, Lansky Bros. Tombe di Bukka White, Rufus Thomas, Al Jackson Jr, Bar-Kays …
Room with a view of the blues
Beale Street in riferimento alla scena musicale del primo e del secondo dopoguerra nella storica e leggendaria arteria centro della vita notturna e del blues e rhythm and blues di Memphis (v. sotto).
È stata il fulcro della vita economica, sociale e culturale degli afroamericani della regione, il luogo più mondano di tutto il Sud e mecca dei musicisti. Negli anni Venti del Novecento Beale Street era frequentata da coppie come Memphis Minnie e Kansas Joe McCoy, Frank Stokes e Dan Sane (Beale Street Sheiks), Garfield Akers e Joe Callicott, jug bands come Will Shade & the Memphis Jug Band e Gus Cannon’s Jug Stompers, e personaggi come Alberta Hunter, Ma Rainey, Jim Jackson, Robert Wilkins, Furry Lewis, W.C. Handy. Anche Robert Johnson, che a Memphis è cresciuto, ha camminato in Beale Street, come Tommy Johnson e tanti altri, mentre Bukka White (come Memphis Slim e Memphis Minnie), suonava regolarmente al Pee Wee’s Saloon (v. sotto in “Memphis, Tennessee, pt 1”) e al Mitchell’s Hotel.
Solo la Grande Depressione del 1929 e le riforme di E.H. Crump misero in crisi Beale Street, ma negli anni Quaranta e Cinquanta, sulle frequenze della neonata WDIA e del nuovo rhythm and blues, tornò più vivace che mai. I nomi di Rufus Thomas, Gatemouth Moore, B.B. King, Bobby Bland, Rosco Gordon, Junior Parker, Little Milton, Gene ‘Bowlegs’ Miller, Ike Turner e tanti altri sono legati a Beale Street e a Memphis, come quelli di Albert King, Howlin’ Wolf, James Cotton, i pianisti Booker T. Laury, Mose Vinson e il già citato Memphis Slim.
Un gruppo informale di musicisti su quella scena, come il cantante e pianista Johnny Ace, Rosco Gordon, Junior Parker, il batterista Earl Lacy Forrest, i sassofonisti Adolph Billy Duncan e Richard Sanders, il batterista/cantante Willie Nix, il bassista Richard ‘Tuff’ Green, furono un insieme intercambiabile soprannominato ufficiosamente Beale Streeters (originariamente Blues Boys, di fatto la band di B.B. King), a cui si aggiungerà Bobby Bland. Alcuni di loro appaiono nei primi dischi Modern Records di B.B. King, fino al suo successo nazionale del 1952 che lo portò via da Memphis.
Altro da Beale Street: ex-Mitchell’s, W.C. Handy, Rum Boogie Cafe, Hard Rock Cafe, Elvis contest, Tap Room, B.B. King’s Club, Lansky Bros. Tombe di Bukka White, Rufus Thomas, Al Jackson Jr, Bar-Kays …
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