Daniel Moses Barker (1909-1994), noto come Danny Barker, leggendario banjoista, chitarrista, autore, cantante jazz di New Orleans. Divulgatore della storia del jazz.
Proveniva dalla famiglia dei Barbarin, noti musicisti di New Orleans; Isidore Barbarin della Onward Brass Band era suo nonno e i batteristi Paul e Louis Barbarin suoi zii. Cominciò con il clarinetto (istruito da Barney Bigard), la batteria (dallo zio Paul), l’ukulele, poi passò al banjo tenore e alla chitarra; uno dei primi impieghi fu con Little Brother Montgomery lungo il Mississippi.
Nel 1930, a 21 anni, si trasferì a New York City, ma dovette accantonare il banjo, non più richiesto nell’epoca delle big band, privilegiando il ruolo di chitarrista ritmico che adottò in tour e in studio per molti illustri colleghi, come Buddy Harris, il clarinettista Albert Nicholas e il pianista James P. Johnson. Suonò anche con Jelly Roll Morton, Baby Dodds, Billie Holiday, Willie ‘The Lion’ Smith, Lucky Millinder, Fess Williams, Bunk Johnson.
Nel 1938 s’unì alla Benny Carter’s Big Band e stazionò per diversi anni con Cab Calloway, con il quale anche registrò spesso nei primi anni 1940; nel frattempo aveva un suo gruppo con la moglie cantante Louisa ‘Blue Lu’ Barker. Riprese a suonare il banjo nel 1947. Registrò a Los Angeles e a New Orleans con Dexter Gordon, Charlie Parker, Henry ‘Red’ Allen, Lionel Hampton, Sidney Bechet, Teddy Wilson, Adrian Rollini, e s’esibì al Newport Jazz Festival con Eubie Blake nel 1960.
Tornò a New Orleans nel 1965, e alla guida della Fairview Baptist Church Christian Band, marching band da lui fondata nel 1970, indirizzata ai giovani locali e sponsorizzata da una chiesa, fu strumentale nell’assicurare un immediato futuro al jazz di New Orleans, coltivando nuovi talenti come Wynton e Branford Marsalis (v. recensione libro di Wynton Marsalis, sotto), Leroy Jones, Kirk Joseph, Nicholas Payton, Shannon Powell e altri; in seguito la band evolverà nella Dirty Dozen Brass Band, notissima in città.