Articoli in riferimento a: Dinah Washington
Dinah Washington, nome d’arte di Ruth Lee Jones (1924-1963), cantante e pianista il cui timbro unico e il caratteristico stile canoro hanno influenzato ben oltre la sua generazione. Ha inciso jazz, rhythm and blues, pop classico, soprattutto per Mercury Records.
Negli articoli sotto riassumo la sua storia umana e artistica, nel primo (Legendary Song Stylist) la nascita nella segregata Tuscaloosa, Alabama, la vita a Chicago nel mondo del gospel di Thomas Dorsey, il passaggio alla musica mondana, il duro lavoro con Lionel Hampton, i primi dischi da solista con Keynote Records di New York, il successo e l’accasamento presso Mercury, fino al 1948 circa, nel secondo (If You Don’t Believe I’m Leaving) il prosieguo della carriera discografica e dell’attività sui palcoscenici di tutta America fino alla tragica fine a neppure quarant’anni.
Pubblico l’articolo n. 100 su Bluesreviews parlando ancora di Dinah Washington ripartendo dal 1948, quando un suo brano della sessione Mercury con il Rudy Martin Trio, Ain’t Misbehavin’ di Fats Waller, arriva nella classifica...
Come a tutte le grandi cantanti anche a Dinah Washington è stato attribuito un titolo, e anche per lei un semplice “Queen” non dice tanto, allineandosi con altre regine in varie forme ed estensioni...
Se penso a At Last come il prototipo delle incisioni che Etta James fece per Chess, ancor più riconosco in Tell Mama la canzone simbolo delle registrazioni Muscle Shoals. Ponendo come esempio questi due...