Earl Zebedee Hooker (1930-1970), conosciuto come Earl Hooker, chitarrista tra i più versatili e dotati dell’intero panorama blues, noto per i suoi strumentali. Cugino di John Lee Hooker, in un’intervista con Chris Strachwitz dichiarò d’esserlo anche del cantante soul Joe Hinton (quello di Funny How Time Slips Away) e del chitarrista steel e suo bandmate Freddie Roulette.
Nato nei pressi di Clarksdale, MS, ma cresciuto da un anno di età a Chicago, da bambino s’appassionò al blues ma anche al country & western cantato da musicisti cowboy come Gene Autry e Roy Rogers in televisione. A dodici anni rimase colpito da T-Bone Walker, ingaggiato per tre mesi al Rhumboogie Club a Chicago; lo influenzò per la vita sia per l’accento swing e jump blues che per le trovate sceniche.
Nella seconda metà degli anni 1940 era a Helena, AR, con Robert Nighthawk e a volte con S.B. Williamson II, anche al King Biscuit Time della KFFA. Viaggiò nel sud per un paio d’anni come membro della band di Nighthawk, un altro che lo influenzò notevolmente, anche nella limpidezza del suono, del quale adottò (sempre in modo personale) la tecnica slide infallibile ed economica. Hooker usava con tocco leggero uno slide di metallo di piccole dimensioni per arrivare meglio ai tasti: non faceva glissando ma delicati fraseggi single-note. Era anche ottimo chitarrista ritmico.
La sua prima sessione in studio avvenne in Florida nel 1952; uscì solo un singolo King Records con due strumentali (Race Track / Blue Guitar Blues [non il noto e posteriore Blue Guitar, e neppure quello Sun – questo King è suonato in stile West Coast]). Registrò ancora in Florida per l’etichetta Rockin’ di Henry Stone che pubblicò un 78 giri, e non è un caso che il suo primo brano cantato dato alle stampe sia stato un cavallo di battaglia di Nighthawk, Sweet Angel.
Registrò anche a Memphis, nel 1953, da Sun Records con il pianista ‘Pinetop’ Perkins e altri, ma al tempo niente fu pubblicato. Ebbe successo nel 1956 con lo strumentale Frog Hop registrato a Chicago per Argo. Il fatto di non possedere una voce potente, benché piacevole e naturale, lo sfavorì al confronto con altri chitarristi solisti afroamericani dotati di gran voce. Era un buon cantante, ma purtroppo spesso delegò ad altri quella parte; non fu certamente aiutato dalla tubercolosi, malattia che lo assillò per metà della sua vita (e lo portò via a soli quarant’anni) con difficoltà di ventilazione polmonare, crisi e frequenti ricoveri ospedalieri.
Suonò regolarmente nei club di Chicago alternando intensi tour con vari musicisti e fermate più o meno lunghe in altre città prima di tornare sempre nella Windy City, dove strinse amicizia e collaborazione musicale con Junior Wells. Wells nel 1959 lo presentò a Mel London, entrando così Hooker nel gruppo di Chief Records che contava due sussidiarie, Age e Profile, iniziando un periodo costante di registrazioni anche come chitarrista da studio per l’etichetta. Fino al 1963 apparve soprattutto su Chief ed Age per diversi artisti, tra cui il 45 giri (di Junior Wells) con Little by Little (Profile) fu un hit. Tra il registrato Chief a suo nome uscì nel 1961 lo strumentale Blue Guitar (Age); ebbe così successo da entrare nel repertorio live di molti musicisti di Chicago, ma Chess, avendone ottenuto la licenza, vi sovraincise il canto di Muddy Waters con un testo di Willie Dixon, pubblicato come You Shook Me. Chess fece registrare appositamente da Hooker altri due strumentali nel luglio 1962 per poi sovraincidere ancora il canto di Muddy; i due brani uscirono sul 45 giri Chess di Muddy Waters You Need Love / Little Brown Bird (il primo fu poi la base per Whole Lotta Love dei Led Zeppelin). Registrò anche per Bea & Baby, Checker, C.J., Cuca.
Nell’estate 1967 un forte attacco di tubercolosi lo costrinse a un ricovero ospedaliero lungo quasi un anno; quando uscì nel 1968 formò una nuova band, ricominciò a esibirsi nei club di Chicago e a girare in tour, contro il parere medico. La band era più o meno quella che apparve nel suo primo album Arhoolie, Two Bugs and a Roach, e cioè il cantante Andrew ‘B.B. Jr’ Odom, il bassista Chester ‘Geno’ Skaggs, ‘Pinetop’ Perkins, Carey Bell e Freddie Roulette. Hooker canta in due brani, tra cui un’altra splendida ripresa di Nighthawk, Anna Lee (Annie Lee Blues), con Louis Myers all’armonica, e nel title track dialoga con Odom a proposito della sua TBC. Il disco contiene anche il debutto di Bell, che esegue Love Ain’t a Plaything. Registrò ancora per Chris Strachwitz di Arhoolie (LP Hooker and Steve) nell’estate 1969 a Berkeley, già nella West Coast con una piccola band per qualche concerto, con Louis Myers, Steve Miller, Geno Skaggs e Bobby Johnson. Strachwitz lo inserì nei concerti europei autunnali dell’American Folk Blues Festival, ma a quel punto Hooker era nello stadio finale della malattia e si affaticò oltremodo suonando venti concerti in ventitré giorni in molti paesi diversi. Il 1969 era stato un anno pieno: partecipò a sette album Bluesway, uno suo e gli altri per Johnny ‘Big Moose’ Walker, John Lee Hooker, Charles Brown, Jimmy Witherspoon, Andrew Odom e Brownie McGhee & Sonny Terry. Registrò inoltre, sempre nel 1969, per Blue Thumb a Los Angeles co-prodotto da Ike Turner, per Blues on Blues, dal vivo al Peppers Lounge di Chicago, suonò in California nei college e nei templi del rock come il Matrix e il Fillmore West, e al Chicago Blues Festival. Tornò quindi dall’Europa molto peggiorato, ebbe un ulteriore ricovero, e morì il 21 aprile 1970.