Articoli in riferimento a: Isidore ‘Tuts’ Washington

Isidore ‘Tuts’ Washington (1907-1984), pianista creolo di New Orleans. Insieme a Danny Barker, è stato uno degli ultimi musicisti rimasti dell’epoca di Storyville. Da bambino imparò a suonare da autodidatta sul pianoforte della zia. Nel libretto del suo unico album solista in studio (New Orleans Piano Professor, Rounder Records), ha ricordato che a 9-10 anni s’intrufolava all’interno del Gallo Theater (ora demolito) in Claiborne Ave per suonare durante i film, ma la sua memoria deve essersi ingannata in qualche punto dato che il Gallo Theater fu costruito nel 1946. Come molti, sviluppò il suo repertorio sentendo e memorizzando i motivi suonati dalle brass band che sfilavano nelle strade di New Orleans, e assistendo alle contese tra bande che si sfidavano apertamente per il titolo di migliore.
Nei primi anni 1920 incontrò il suo mentore e maestro, il pianista boogie, ragtime e barrelhouse Joseph Louis ‘Red’ Cayou, anch’esso creolo e poco più grande; i musicisti di New Orleans che lo hanno ricordato, oltre a Washington, ne hanno parlato come di un pianista eccellente, il migliore in città. Quando Red era piccolo vedeva di frequente Jelly Roll Morton a casa sua. Cayou non suonava spesso il blues, gli piacevano i temi popolari; nel 1928 si trasferì a Oakland e si costruì una reputazione negli honky-tonk e nei gin-mill, spostandosi per suonare anche a San Francisco e in altre città della California del nord. Nei primi anni 1940 (Cayou) girò in tour con Helen Humes, morendo nel 1947 dopo un concerto in cui apparentemente l’eccesso di cibo e alcool gli causò un’indigestione tale da procurargli un infarto mortale quella stessa notte (fonti per ‘Red’ Cayou tratte dall’articolo di Tom Stoddard riportato sul National Jazz Archive).
Isidore ‘Tuts’ Washington suonò con molti musicisti del primo jazz come i trombettisti Henry ‘Kid’ Rena, Isaiah ‘Ike’ Morgan, Jimmy ‘Kid’ Clayton, l’originale multi-strumentista Edward ‘Noon’ Johnson e il trombettista Oscar ‘Papa’ Celestin, facendosi un nome però soprattutto come solista. Nei juke joint gareggiò con pianisti come Fats Pichon, Little ‘Brother’ Montgomery, ‘Black’ Merineaux, Kid Stormy Weather, e lo stesso Red Cayou; naturalmente in città erano presenti diversi altri caratteristici pianisti, come Champion Jack Dupree, Roosevelt Sykes, Archibald, ma tutti riuscivano a mantenersi, magari suonando a poca distanza l’uno dall’altro in Rampart Street, nei locali del quartiere francese, nelle case chiuse di Storyville.
Influenzò un giovane James Booker (Tuts frequentava casa sua essendo amico della nonna di Booker), ma anche Professor Longhair, Fats Domino (per entrambi ha riferito che da ragazzini s’intrufolavano dove suonava per vederlo e per chiedergli insegnamenti), e indirettamente Allen Toussaint e Dr John. Divenne familiare con lo stile barrelhouse alla maniera di Storyville, ma anche con il boogie, il ragtime, il jazz tradizionale, lo stride, gli standard pop, e a tratti si sente quella spanish tinge citata da Jelly Roll Morton; dalle stesse note del disco sopracitato si evince l’orgoglio per la sua versatilità, e riferisce di sentirsi triste per quei pianisti che suonano solo blues. Critica inoltre i pianisti contemporanei accompagnati da una band, ritenendoli incapaci di suonare da soli a differenza dei grandi della sua generazione, e considera la musica di Fats Domino “per teenager”, dicendo di lui che “non sapeva suonare altro che quei tempi di 6/8” (nella sua interpretazione due terzine in 2/4 suonano come 6/8). Ringrazia invece Professor Longhair per averlo citato come fonte di ispirazione e insegnamento.
Negli anni 1930 suonò nella band del trombettista Thomas Jefferson, dove entrò anche il cantante e chitarrista Smiley Lewis (v. sotto), con cui nel 1947 circa formò un trio insieme al batterista Herman Seals, registrando per Imperial e De Luxe tra i tardi anni 1940 e i primi 1950 nel neonato J&M Recording Studio di Cosimo Matassa, con la band di Dave Bartholomew. Il trio suonava nei locali più noti di New Orleans, come il Gypsy Tea Room, l’El Morocco e il Dew Drop Inn, e avendo avuto successo con Tee-Nah-Nah andarono in tour negli stati del sud e in Oklahoma. Nei primi anni 1950 si trasferì a St Louis per lavorare con Tab Smith e quando poco dopo tornò a New Orleans suonò in Bourbon Street (anche con Papa Celestin), e in altri luoghi del quartiere francese, come il ristorante Court of Two Sisters.
Da allora è sempre rimasto in città, suonando da solo o con piccoli gruppi Dixieland alla Preservation Hall, con la Thomas Jefferson’s Jazz Band alla Maison Bourbon, al New Orleans Jazz Fest, al Tipitina’s. Ebbe ingaggi fissi al lounge-bar del Pontchartrain Hotel e negli ultimi anni al Fairmount Court al Fairmont Hotel, con un programma di standard per un pubblico occasionale. Preferì non registrare per diffidenza verso le case discografiche, tanto che il suo primo e unico album solista lo fece a 76 anni nel 1983 per Rounder Records (il sopracitato New Orleans Piano Professor), appena un anno prima di morire; nel 1998 è uscita anche una registrazione live al Tipitina del 1978 per Night Train International Records (CD Live at Tipitina’s ’78), con la copertina che mostra Tuts ancora con il caratteristico ciuffo di capelli sulla nuca, che ai tempi di Storyville era segno distintivo di “professore”, o pianista della casa (dietro si nota Danny Barker). Morì sul palcoscenico durante il suo set al New Orleans World’s Fair del 1984.

James Booker, Junco Partner

James Booker – Junco Partner

I was born right around the time Jelly Roll Morton, one of our favorite New Orleans pianists, died. He was taught by my grandfather, James Carroll Booker I. All the men in my family...

Smiley Lewis Rocks CD cover

Smiley Lewis Rocks

Trentasei tracce in un solo dischetto, tutte registrate negli studi di Cosimo Matassa a New Orleans dall’aprile 1950 al giugno 1958: la tedesca Bear Family non si smentisce pubblicando questa raccolta da tempo dovuta....