Articoli in riferimento a: Jimmy Johnson (Thompson)

James Earl Thompson (1928, Holly Springs, Mississippi), conosciuto come Jimmy Johnson, chitarrista e cantante emigrato a Chicago. Non è tra i musicisti dell’epoca d’oro del blues della Windy City, nonostante la sua età anagrafica coinciderebbe, perché iniziò a esibirsi a trent’anni (e non con il blues data la crisi del genere dopo l’avvento del rock ‘n’ roll) e solo a cinquanta a registrare.
Secondo di dieci figli, fratello maggiore del cantante soul Syl Johnson e di Mack Thompson (esemplare bassista di Magic Sam), da bambino lavorò nei campi, cantò nel coro della chiesa e imparò il pianoforte. A sedici anni si trasferì a Memphis, s’unì a tempo perso a un gruppo gospel chiamato United Five, lavorò come escavatorista e per un periodo anche al Peabody Hotel. Nel 1950 seguì uno zio a Chicago, dove si mantenne come saldatore e capitò vicino di casa di Magic Sam, ma poté comprarsi una chitarra solo a 28 anni, suonando in pubblico la prima volta nel 1958. Nel tempo libero si esibiva nei dintorni di Chicago con il gruppo gospel Golden Jubilaires e con un gruppo doo-wop, mentre il primo impiego professionale l’ebbe con l’armonicista Slim Willis. Nel 1959 lavorò brevemente con Magic Sam e Freddie King, poi formò la sua prima band, un combo R&B/funky/soul chiamato The Lucky Hearts, con cui registrò qualche singolo, e nei quindici anni successivi continuò a suonare il più remunerativo ai tempi soul e R&B, accompagnando Denise LaSalle, Otis Clay e Garland Green.
Nel 1974 si riaffacciò al blues come chitarrista ritmico di Jimmy Dawkins, e nel 1975 andò in tour con Otis Rush in Giappone (So Many Roads, Live in Concert). Nel 1978 registrò il primo album a suo nome per la francese MCM di Jacques e Marcelle Morgantini (Tobacco Road), preceduto da Jimmy Johnson & Luther Johnson (aka Ma Bea’s Rock, registrazioni dal vivo del 1975 ancora di MCM, ripubblicate in CD nel 2001 da Storyville). Nel 1979 arrivò il suo primo album statunitense, per Delmark (Johnson’s Whacks), dopo esser stato notato per quattro sue tracce pubblicate nel 1978 da Alligator su un’antologia, Living Chicago Blues, Vol. 1. Registrò ancora per Delmark e per Alligator, continuando a farlo anche su altre etichette fino a oggi (il suo ultimo disco Delmark è del 2019), salvo un periodo di fermo da qualsiasi attività dopo un incidente stradale occorsogli nel 1988 in cui morirono due membri della sua band (il tastierista St James Bryant e il bassista Larry Exum); tornò nel 1994 con un album pubblicato da Verve. Vedi sotto foto e recensione del suo set al Lucerne Blues Festival nel 2014.

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