Articoli in riferimento a: Jump Jackson
Armand ‘Jump’ Jackson (1917-1985), bandleader e batterista jazz/blues nativo di New Orleans dal distintivo e tradizionale backbeat swing al servizio del nuovo blues urbano di Chicago del secondo dopoguerra. Negli anni 1940 registrò qualche singolo a suo nome come titolare di band (Jump Jackson and his Band e Jump Jackson and his Orchestra) per Specialty Records e Aristocrat, e come direttore fu nelle sessioni di queste etichette (e di Columbia Records) per Roosevelt Sykes, St Louis Jimmy Oden, Sunnyland Slim, Baby Doo Caston. Lavorò anche con John Lee Hooker e Robert Nighthawk. Anche impresario e discografico, nel 1959 fondò La Salle Records, sulla quale pubblicò Eddie Boyd, Eddy Clearwater, Sunnyland Slim, Little Mack Simmons. Venne in tour in Europa nell’ambito dell’American Folk Blues Festival.
A proposito dell’AFBF, Jackson contribuì all’epifania di Joachim-Ernst Berendt, noto autore, critico e promotore tedesco di jazz, sul fatto che il blues non era affatto deceduto e sulla necessità di portare i bluesman americani in tour in Europa. Tra il 1959 e il 1960, infatti, Berendt e il fotografo William Claxton intrapresero un viaggio negli Stati Uniti raccogliendo materiale per il libro “Jazzlife”. Durante la loro tappa a Chicago nell’estate del 1960, il batterista organizzò un blues party per i due nel suo garage al 5727 South La Salle Street, iniziato alle tre del pomeriggio e durato fino al giorno dopo inoltrato, a cui parteciparono diversi musicisti della scena (v. per più dettagli il link sul nome di Berendt; la sessione fu registrata e stampata, ma non a scopi commerciali), dandogli così l’idea per l’American Folk Blues Festival.
I due principali ideatori e fautori Lippmann e Rau, però, non erano del tutto d’accordo su questa versione sostenendo che fu una loro idea, e che Berendt volesse solo reclutare i musicisti per il suo programma televisivo con l’aiuto della loro agenzia e che quindi, a questo proposito, Lippmann si disse d’accordo solo se, insieme al programma, si fosse realizzato un tour che si rendeva necessario per rientrare dalle spese di un progetto che, in apparenza, non aveva molto appeal commerciale (e che poi invece ebbe successo).
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