Modern Records, etichetta indie fondata nel 1945 nel distretto di Watts a Los Angeles dai fratelli Bihari, importante per il blues e il rhythm and blues texano/californiano del secondo dopoguerra. Nei primi anni 1950 lanciarono diverse sussidiarie: RPM, Flair, Meteor (quest’ultima guidata da Lester Bihari con base a Memphis e Ike Turner come produttore) e in seguito altre, Crown una delle più note, dedicata a pubblicare album economici (il che significava materiale non inedito, anche altrui, o registrato apposta ma con poco budget perché magari erano cover di brani resi noti da artisti conosciuti eseguiti da sconosciuti). Ike Turner svolgeva per Modern funzioni di talent scout, sessionman, e assistente alla produzione. Scrisse inoltre parecchi brani che però furono accreditati, a sua insaputa, a uno o all’altro dei Bihari con i loro pseudonimi per ottenere i diritti d’autore, com’era loro (e di molti discografici dell’epoca) consuetudine. Il primo disco fu della pianista Hadda Brooks, Swingin’ the Boogie, ma ebbero successo nel 1951 con Three O’Clock Blues di B.B. King.
Oltre agli artisti qui sotto, pubblicarono Charles Brown, Maxwell Davis (anche arrangiatore e direttore artistico), Elmore James, Lightnin’ Hopkins, T-Bone Walker, Pee Wee Crayton, Rosco Gordon, Rufus Thomas, Junior Parker, Donna Hightower, Charlie Feathers, Floyd Dixon, Helen Humes, John Lee Hooker, Jimmy McCracklin, Esther Phillips, e tanti altri.
A metà anni 1960 Modern fallì e il catalogo fu gestito da Kent Records, fondata nel 1958 sempre a L.A. dai Bihari, sostituendo di fatto Modern e ripubblicando alcuni suoi singoli, tra cui quelli di B.B. King, ma anche novità di artisti come Ike & Tina Turner, Z.Z. Hill e Lowell Fulson. Dopo la scomparsa di tre dei fratelli, il loro catalogo è stato ceduto in licenza all’inglese Ace Records, parte di un consorzio più ampio di firme che porta lo stesso nome.