Modern Records, etichetta indie fondata (dapprima come Modern Music Records) nel 1945 nel distretto di Watts a Los Angeles dai fratelli Bihari (per i ruoli di ognuno, comprese tre sorelle, v. il link sul nome) per rifornire di dischi l’attività familiare come operatori di juke box, divenendo poi importante per lo sviluppo e il successo del rhythm and blues texano/californiano dell’immediato secondo dopoguerra.
Fu la pianista, cantante e autrice Hadda Brooks a inaugurare le registrazioni (e forse lei stessa motivo a monte per l’apertura dell’etichetta) con il primo disco Swingin’ the Boogie / Just a Little Blusie (v. articolo su Al ‘Cake’ Wichard qui sotto), e a far fiorire l’etichetta fino al 1949, quando se ne andò per motivi di royalties (vi tornò qualche anno dopo).
In seguito Modern lanciò diverse sussidiarie: RPM (1950), Flair (1953), e Crown (1954) una delle più note ma anche di minor qualità, dedicata a pubblicare album economici (spesso con materiale non inedito, anche altrui, o registrato apposta ma con poco budget perché magari erano cover di brani resi noti da artisti conosciuti eseguiti da sconosciuti). Lester Bihari, il meno coinvolto in Modern, lanciò la sua Meteor (1952) con base a Memphis e Ike Turner come produttore, che per Modern svolgeva anche funzioni di talent scout, sessionman e, appunto, assistente alla produzione. Scrisse inoltre parecchi brani che però furono accreditati, a sua insaputa, a uno o all’altro dei Bihari con i loro ormai noti pseudonimi (rimando ancora al loro link) per ottenere i diritti d’autore, com’era loro (e di molti discografici dell’epoca) consuetudine.
B.B. King nel 1951 ebbe con RPM il suo primo grande successo, Three O’Clock, che lo avviò alla sua lunga e gloriosa carriera nazionale.
Oltre agli artisti già detti e dei dischi recensiti qui sotto, pubblicarono Charles Brown, Maxwell Davis (anche arrangiatore e direttore artistico), Elmore James, Lightnin’ Hopkins, T-Bone Walker, Pee Wee Crayton, Rosco Gordon, Rufus Thomas, Junior Parker, Donna Hightower, Charlie Feathers, Floyd Dixon, Helen Humes, John Lee Hooker, Jimmy McCracklin, Esther Phillips, Gene Phillips, Smokey Hogg, Jay McShann, Big Joe Turner, Lillie Greenwood, Little Willie Littlefield, e tanti altri.
A metà anni 1960 Modern fallì e il catalogo fu gestito da Kent Records, fondata nel 1958 sempre a L.A. dai Bihari, sostituendo di fatto Modern e ripubblicando alcuni suoi singoli, tra cui quelli di B.B. King, ma anche novità di artisti come Ike & Tina Turner, Z.Z. Hill e Lowell Fulson. Dopo la scomparsa di tre dei fratelli, il loro catalogo è stato ceduto in licenza all’inglese Ace Records, parte di un consorzio più ampio di firme che porta lo stesso nome.