John Broven – South to Louisiana
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Room with a view of the blues
Articoli con riferimenti alla musica swamp pop, e fotografie della Louisiana. Lo swamp pop fu il pop-rock ‘n’ roll dei giovani musicisti bianchi e neri degli anni 1950/1960 soprattutto d’origine cajun e creola del sud della Louisiana e del sud-est del Texas (parte del cosiddetto e più esteso Bayou Country o, più limitatamente, della regione Acadiana), che abbandonarono la tradizione della french music (pur tuttavia assimilata nel nuovo genere) aprendosi alle contaminazioni circostanti, come il rhythm and blues e il rock ‘n’ roll di New Orleans, il southern soul (quello derivato dal gospel, si pensi al canto appassionato, tipico dello swamp pop), oltre che il country/hillbilly e il successo nazionale del rock ‘n’ roll, nella sua influenza più ampia (ad es., da Elvis a Fats Domino, passando per Big Joe Turner).
Mentre l’accento e l’indole del Bayou furono insopprimibili, il francese della tradizione cajun fu sostituito dall’inglese, sia nei testi che nei nomi d’arte, aspirando a un riconoscimento nazionale. Via anche i violini e le fisarmoniche (salvo poi quest’ultime tornare trionfali nel cajun moderno e già nello zydeco), benvenute chitarre elettriche, sassofoni, batterie e pianoforti. Il periodo d’oro dello swamp pop fu assai breve (si può concentrare dal 1958 al 1963), e molti di questi artisti furono one-or-two-hit wonder, ma i loro nomi sono iscritti nella storia musicale della Louisiana, come Johnnie Allan, Rod Bernard, Joe Barry, Warren Storm (batterista nello studio di Miller, da solista ebbe successo con Prisoner’s Song), i nero-creoli Lil’ Bob & The Lollipops e Rockin’ Sidney, allo stesso modo di quelli dei discografici del genere, ad es. Eddie Shuler, Floyd Soileau, Lee Lavergne. Anche J.D. Miller, più conosciuto per lo swamp blues, ovviamente produsse swamp pop. Roy Perkins e Bobby Charles, più rock ‘n’ roll, furono fertilizzante diretto dello swamp pop, come il successo Just a Dream di Jimmy Clanton forse ne decretò l’inizio. Come detto, anche il fronte nero-creolo contribuì a monte (e lo stesso Domino pescò da Bobby Charles e Jimmy Donley), con brani come Congo Mombo (Guitar Gable, v. sotto) e Irene (King Karl, idem), oltre che i successi di Slim Harpo (v. sotto) e di Guitar Jr. Gli hit nazionali Mathilda (Cookie and the Cupcakes), This Should Go on Forever (Rod Bernard, di King Karl), Sea of Love (Phil Phillips), Breaking up Is Hard to Do (Jivin’ Gene), On Bended Knee (Bobby Charles) sono esempi di swamp pop classico. Anche Katie Webster, seppur in quella fase non emerse perché più impegnata come musicista da studio e accompagnatrice dal vivo piuttosto che come artista solista (e non avendo un singolo di successo), per stile e repertorio rientrò in quella corrente.
(Anche le fotografie sono soggette al diritto d’autore. Photographs are subject to copyright.)
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