Contenuti in relazione alla cultura e alla musica zydeco tra Louisiana e Texas, e ai suoi protagonisti. Fotografie di viaggio della Louisiana e del Texas, con commenti.
La musica cajun e zydeco provengono entrambe dalla cultura creola, e sviluppatesi tutt’e due nell’area sud-occidentale della Louisiana si sono influenzate a vicenda, ma hanno origini differenti. Lo zydeco è la musica dei creoli di colore (di discendenza mista, europea, africana, afro-caraibica, nativa americana) di quella sopra detta parte della Louisiana, e ha preso in prestito elementi dalla musica cajun della stessa regione acadiana, come il walzer, il three-step, il two-step, e dalla musica afro-caraibica. Lo zydeco, in origine una musica di preghiera e ringraziamento eseguita con gli strumenti del corpo, cominciò a diventare mondano all’inizio del Novecento influenzato dal blues e dal rhythm and blues, e si elettrificò per poter esser suonato nelle grandi sale da ballo. Oltre alla fisarmonica, la strumentazione principale comprende il washboard, detto anche rubboard, o frottoir in francese. Amédé Ardoin è stato un pioniere della musica nero-creola, il più influente, e il primo a registrare, nel 1929. Negli anni della II guerra la tradizione si allargò in Texas, quando molti creoli si spostarono lì in cerca di condizioni di vita migliori, nello stesso periodo in cui ancor più afroamericani emigrarono in California (v. West Coast blues).
L’interprete più noto del dopoguerra e rinnovatore dello zydeco è stato Clifton Chenier, che accanto alla strumentazione tradizionale di violino (risalente sia alla french-music che alle string-band bianche e nere), fisarmonica e washboard ha incorporato la sezione ritmica elettrica del rhythm and blues e del rock ‘n’ roll, con chitarra, basso e batteria. Alcuni altri sono Boozoo Chavis, Buckwheat Zydeco, Rockin’ Sidney, Sid e Nathan Williams (v. articolo sotto su Lafayette, LA), Roy Carrier e il figlio Chubby Carrier (per Roy Carrier, idem c.s.), Rockin’ Dopsie (che, come altri del cajun e dello zydeco, registrò per J.D. Miller, v. sotto articolo su Crowley, LA). Pur di pelle bianca e con sonorità moderne e troppo inflazionate, si annovera nella tradizione zydeco e cajun anche Terrance Simien (v. anche qui), che comunque s’adopera con passione affinché questa cultura non sia dimenticata.
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