Yosemite National Park, California 1987
Yosemite (pr. “iosemiti”), dal nome di una tribù pellerossa, bellissimo parco nazionale tra le contee di Mariposa e Tuolumne della California centrale nella catena della Sierra Nevada, paradiso degli arrampicatori soprattutto per l’El Capitan (considerata la parete più ardua in assoluto) e l’Half Dome, tra le rocce granitiche più grosse al mondo (altre foto di Yosemite dalla “spedizione” del 1983, e dalla cima dell’Half Dome). Nelle foto (cliccarci sopra per aprirle e per la didascalia individuale):
Sito dell’incontro tra l’esploratore e naturalista John Muir e Theodore Roosevelt.
Vista prospettica dal Tunnel View, la più famosa, tra le più comprensive e anche la più immediata; si trova infatti sulla Wawona Road all’uscita del Wawona Tunnel. Questa stupenda vista est della valle abbraccia con un solo sguardo le cime più note (foto 2/4), dal massiccio tozzo e mastodontico El Capitan sulla sinistra all’Half Dome nello sfondo centrale, riconoscibile dalla punta ricurva. A sinistra (nella foto) dell’Half Dome, in lontananza le cime del Clouds Rest, ancora più alte anche se non sembra. Davanti all’Half Dome, un po’ in ombra, le due cime aguzze Cathedral Spires, mentre dietro, lontano, il Sentinel Dome (la sua punta bianca spunta appena, v. foto 2).
Verso destra i tre rilievi un po’ in scala chiamati Cathedral Rocks, con davanti, a destra, il Leaning Tower; in mezzo a questi scende la Bridal Veil Fall (Cascata del velo nuziale, anche Bridalveil), ma nelle foto non si distingue bene (parte verticale scura in centro alla foto 2), o forse non c’era tanta acqua visto che era estate, anche se in teoria dovrebbe sempre esserci. Nella valle scorre il Merced River, e crescono sequoie giganti che arrivano anche a settanta metri.
La vista dal Glacier Point è invece la più spettacolare, anch’essa raggiungibile in macchina (sulla Glacier Point Road) a circa 2200 m, e naturalmente a piedi. Qui fa più freddo che altrove. Queste foto purtroppo non rendono molto, era quasi sera e c’era foschia (oltre alla scarsa qualità della macchina e della pellicola), ma la vista è davvero mozzafiato, la migliore in ogni caso ma soprattutto trovando un’atmosfera tersa diurna o un bel tramonto.
L’Half Dome è ancora il protagonista, totalmente visibile dalla base, e sembra quasi di dominarlo. Queste visuali s’aprono sul Tenaya Canyon (dove si trova il Mirror Lake). A sinistra Washington Column e Royal Arches. Dietro quella specie di fetta di pandoro che è l’Half Dome, si possono ammirare moltissime tra le cime più alte della Sierra Nevada, e in primo piano qualche cascata alla sua destra, Vernal Falls e Nevada Falls. Inoltre, la Little Yosemite Valley, dominata dall’accoppiata Mount Broderick e Liberty Cap e, sullo sfondo, le alte cime del Mt Clark (3.513 m) e del Mount Starr King (2.772 m).
Oltre questi due meravigliosi (e oggi assai frequentati, meno quando andammo noi) punti d’osservazione ce ne sono molti altri. Uno è il Valley View, all’entrata nella valle dalla strada di Merced, con in primo piano le acque cristalline del Merced River, l’El Capitan e i Cathedral Rocks, un altro l’El Capitan Meadow (o dalle rive del Merced River, dalla strada sud), visuale tutta per questo grande monolite.
Inoltre, il Rocky Point, o dalle parti della Yosemite Chapel (deliziosa, piccola cappella, la struttura più vecchia del parco) sul Southside Drive, con vista sull’Half Dome e sul Sentinel Rock, e il Sentinel Bridge, dove l’Half Dome si riflette nel Merced River e da cui è possibile vedere anche le Yosemite Falls. Naturalmente ci sono tanti altri punti panoramici, dalle diverse possibilità di escursioni a vari livelli, avendo tempo a disposizione. Tra le escursioni più interessanti e impegnative c’è il John Muir Trail, lungo 340 chilometri, percorribile anche solo in alcune parti.
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