Lazy Lester – Blues Stop Knockin’
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Room with a view of the blues
Clifford Antone (1949-2006, Texas) fondatore degli eponimi nightclub, negozio di dischi ed etichetta discografica (per questi, v. anche la pagina tag Antone’s, con descrizione e contenuti relativi) ad Austin, TX (v. sotto), mentore e promotore di diversi artisti blues.
Nato a Port Arthur (v. sotto), appassionato del blues di Chicago, fondando ad Austin l’Antone’s Nightclub contribuì alla futura nomea di Austin come della “Live Music Capital of the World”, e nell’immediato alla rinascita economica e culturale della Sesta Strada. Seguirono l’etichetta discografica e il negozio di dischi.
Il nonno era originario di Tripoli e arrivò a quindici anni nella Louisiana del sud (Jennings), prima di trasferirsi con la famiglia a Port Arthur negli anni 1920. Clifford crebbe con la musica regionale dei tempi, come quella di Cookie and the Cupcakes, dei Boogie Kings, di Clifton Chenier. Si diplomò alla T. Jefferson High School nel 1968, e s’iscrisse all’University of Texas di Austin non molto convinto di diventare avvocato, con tutt’al più l’eventualità di unirsi alla ben avviata attività di famiglia (commercio di liquori) se gli studi non fossero andati a buon fine. Due anni dopo si ritrovò senza ambizioni oltre la musica, in particolare della musica blues che stava scoprendo.
Nel 1973 aprì un negozio di abbigliamento importato, nel cui retro Antone e i suoi amici si divertivano a suonare dopo la chiusura, fino a quando il gruppetto decise di aprire un locale dove veri artisti blues potessero suonare regolarmente. La prima versione di quello che diventerà il night club più noto di Austin e ben oltre si realizzò in un edificio di fronte al Driskill Hotel (v. il Driskill nell’articolo su Austin), in East Sixth Street (poi cambierà sede diverse volte). Pura follia, secondo una certa logica: non solo la via non era frequentata da bianchi, la sua potenziale clientela, ma era nota come pericolosa, e inoltre il blues non interessava più a nessuno sia per l’epoca in generale, che per il luogo in particolare, dato che ad Austin in quei tempi dominava il progressive country.
Un impianto di diffusione, un pianoforte, aria condizionata, nuove tubature e nuovi pannelli di legno: aprì il 15 luglio 1975 con Clifton Chenier per cinque serate dietro fila. Accorsero i musicisti blues in città, gli amici e famigliari da Port Arthur, e fu tutto così esaltante che solo alla fine della settimana Clifford Antone s’accorse di non aver pianificato niente per la settimana successiva.
In seguito, che fossero concerti prefissati o jam improvvisate, tra vecchie icone del blues o nuove leve, tutto ciò che succedeva da Antone’s in quell’epoca era unico. Antone trovava sistemazione agli artisti, li faceva suonare al locale per intere settimane, e aveva chi si occupava di accompagnarli in giro; i suoi amici musicisti avevano l’opportunità di conoscerli e suonare con loro.
Albert King, Muddy Waters, Fats Domino, John Lee Hooker, Pinetop Perkins, Albert Collins, Jimmy Reed, Clarence ‘Gatemouth’ Brown, B.B. King, Big Walter Horton, Lazy Lester, Eddie Taylor (poi Antone si fece carico del suo intervento agli occhi, e del suo funerale), e molti altri, grandi nomi attratti dall’accoglienza e dalla disponibilità di Antone. Diede inoltre palcoscenico assicurato e visibilità a band locali come i Fabulous Thunderbirds e i Double Trouble di Stevie Ray Vaughan, proiettandoli a fama mondiale, oltre che a Kim Wilson come solista, Jimmie Vaughan, le cantanti Angela Strehli, Sue Foley, Lou Ann Barton.
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